A distanza di un anno e mezzo dall’inizio della pandemia abbiamo le idee più chiare. Non trasformazioni nette, ma ibridazioni di funzioni: casa/ufficio; casa/sport; casa/spazi di condivisione ludica. E necessità di storage per la ricezione dei pacchi, vista la permanente tendenza ad acquistare on line.
Dopo l’esperienza della pandemia e dei mesi di lockdown, gli italiani rivedono la relazione con la propria casa. Lo racconta l’Osservatorio nazionale sugli italiani e la casa, giunto alla quarta edizione, di BVA Doxa.
L’indagine è stata realizzata tra aprile e maggio 2021 intervistando online oltre 7.000 famiglie italiane. Presentata lo scorso 14 luglio, da Paola Caniglia, Head of Living & Retail di BVA Doxa e ideatrice di CasaDoxa, con la collaborazione di Davide Cavalieri, CEO di Cavalieri Retail, “CasaDoxa 2021.
I trend dell’abitare: opportunità e ispirazioni” ha confermato il desiderio di cambiare casa, già emerso dalle interviste dello scorso anno, generato dalla pandemia e che interessa il 26 per cento del campione.
Confermata anche la tendenza di possedere spazi all’aperto e la vicinanza ad aree verdi: a balzare in testa nella classifica dei “must-have” per le nuove case spiccano giardini e terrazzi (67%, +9% rispetto al 2019) e la presenza del verde a pochi minuti di cammino (65%, con un incremento del 17% sul 2019).
C’è poi il tema delle relazioni umane e del vicinato: la condivisione degli spazi sale ai primi posti nelle esigenze affioranti. Nell’ambito domestico, sostenibilità e salubrità sono ormai due paradigmi: quasi la totalità degli italiani reputa importanti questi concetti se associati alla loro casa.
Quanto alle abitudini “green”, sulla scorta di una rinnovata sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali sostenuta e incentivata anche dai bonus governativi dedicati alla mobilità sostenibile, la presenza di colonnine elettriche è ormai un criterio di valutazione molto importante per il 37% degli italiani nella scelta di una nuova casa.
Smartworking destinato a rimanere, ma il futuro si divide tra casa e azienda. Alla propria abitazione viene dunque attribuita una nuova funzione che piace e che sembra destinata a rimanere anche quando verrà superata definitivamente la crisi legata al Covid-19.
Infine, lo sport a misura di casa: tra il 2019 e il 2021 cresce del 110% la percentuale di persone che hanno fatto sport in casa nell’ultimo anno, passando dal 12% al 25%. Per quanto riguarda le prospettive per il futuro, in questo caso l’alternanza casa/palestra verrà scelta da 1 italiano su 2, mentre l’allenamento esclusivo in palestra resta una certezza per il 38% degli intervistati.
Quanto ai trend di progressiva apertura nei confronti della casa connessa e interattiva, l’Osservatorio CasaDoxa 2021 rileva che nell’ultimo biennio è in netto aumento (35% nel 2019 vs 44% nel 2021) la quota di coloro che già ne dispongono o hanno intenzione di integrare dispositivi e tecnologie per rendere “effortless” la propria abitazione.
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