L'istituto ift si ritrova a Rosenheim per la cinquantesima edizione della Conferenza Window&Facade, le Rosenheimer Fenstertage, per parlare al comparto di cambiamento climatico e sostenibilità
L’11 e il 12 ottobre si è svolta, presso il Centro Congressi Kuko di Rosenheim, in Baviera, la 50a Conferenza Window & Facade dedicata al comparto finestre e facciate. Il titolo dell’incontro: “climate.safe.building”, protagonisti principali del fitto programma il cambiamento climatico, la sfida più importante del nostro tempo, e la sostenibilità. Ad organizzarla, l’istituto ift di Rosenheim per il collaudo e la certificazione dei prodotti da costruzione, della tecnologia di sicurezza e dei dispositivi di protezione. Un importante incontro di settore che ha permesso uno scambio di conoscenze tra i principali protagonisti del comparto, un susseguirsi di aggiornamenti su normative, tecnologie e tendenze, progetti, realizzazioni e andamenti del mercato con focus sulla Germania. Tra i relatori architetti e progettisti di importanti studi tedeschi e rappresentati di associazioni di categoria che hanno avuto modo di raccontare quella che è la realtà attuale e come si può collaborare insieme per apportare significativi cambiamenti in un momento storico nel quale in comparto delle costruzioni è chiamato a uno sforzo importante e pare che il mercato dell’edilizia in Germania non stia vivendo un periodo particolarmente felice.
Sicuramente un buon successo per questo appuntamento con oltre 600 ospiti, che conferma la rilevanza e la notorietà dell’istituto che ha festeggiato l’anniversario dei 50 anni dal primo evento organizzato sempre a Rosenheim nel 1973.
Aprono i lavori Jochen Peichl CEO ift e Oksar Anders, Presidente del consiglio d’amministrazione ift.
“è necessario cercare soluzioni insieme per i problemi causati dall’emergenza climatica e gli edifici possono fare molto al riguardo”, ha esordito Peichl.
“[…] dobbiamo adattare i nostri edifici alle conseguenze del cambiamento climatico e proteggerli meglio dal surriscaldamento, dalle inondazioni o dalla grandine – in altre parole, renderli a prova di clima. […] Nonostante il difficile contesto economico, l’ift Rosenheim è sulla strada giusta e vuole dare forma al futuro in modo attivo e costruttivo. Le sfide del cambiamento climatico e del passaggio a un’economia circolare sostenibile sono enormi, anche se spesso ciò non è così chiaramente visibile nei media pubblici e in alcuni settori della politica e della società. Insieme ad aziende motivate, l’ift Rosenheim vuole affrontare con coraggio i cambiamenti necessari […]” ha proseguito Anders.
“I cambiamenti climatici impongono agli edifici alte performance e al comparto azioni concrete. tanto lavoro è già stato fatto negli ultimi anni ma c’è ancora molto da fare” è stata invece l’introduzione del direttore dell’Istituto Jorn Lass che ha poi proseguito entrando nello specifico dei recenti disastri climatici e dell’innalzamento delle temperature che hanno caratterizzato il territorio tedesco durante l’ultimo anno.
Un focus chiaro e a tratti drammatico ma che nello svolgimento della manifestazione ha lasciato anche spazio a scenari più ottimistici.
Nelle prossime settimane approfondiremo sul nostro sito e sulle pagine della rivista Nuova Finestra i contenuti presentati ma quello che sicuramente si è notato in questi due giorni è il fatto che il comparto delle costruzioni e dei serramenti in Italia oggi sia più competitivo e preparato sotto diversi aspetti rispetto a quello tedesco. Non è una gara tra Paesi, la sfida è a livello europeo e non siamo felici se nazioni forti mostrano delle difficoltà ma siamo fieri che il know-how italiano sia cresciuto così tanto negli ultimi anni!
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