All’assemblea annuale Federmacchine di Confindustria citato un esempio di industria 4.0: è il serramentista Gruppo Nobento di Alghero
Nel 2016, il fatturato dell’industria italiana costruttrice di macchine si è attestato a 42,5 miliardi di euro, segnando un incremento del 3,5% rispetto all’anno precedente. Il risultato è stato determinato principalmente dal buon andamento delle consegne sul mercato interno, trainate dalla vivace domanda di beni di investimento. Più moderato l’incremento dell’export. Positive le previsioni per il 2017 anche in virtù delle misure previste dal Piano Nazionale Industria 4.0.
Questo è quanto emerge dai dati di consuntivo presentati da Sandro Salmoiraghi, presidente Federmacchine, in occasione dell’annuale assemblea della federazione delle imprese italiane costruttrici di beni strumentali che ha ospitato l’incontro con Gregorio De Felice, di Intesa Sanpaolo, e Elio Catania, presidente Confindustria Digitale. Quest’ultimo nel suo intervento ha citato – ma senza farne il nome – un serramentista sardo come esempio virtuoso di Industria 4.0.
E' bastata una breve verifica per la redazione e il nome è presto fatto. Si tratta del Gruppo Nobento di Alghero (vedi news) che da anni lavora sull'automazione di processo.
Secondo i dati elaborati dal Gruppo Statistiche Federmacchine, il fatturato dell’industria italiana costruttrice di beni strumentali è cresciuto, del 3,5%, a 42,5 miliardi di euro.
La conferma della ripresa del consumo domestico, cresciuto, del 7,7%, a 21,5 miliardi, ha favorito sia le consegne dei costruttori sul mercato interno, che hanno registrato un incremento, del 9,4%, a 13 miliardi, sia le importazioni cresciute, del 5,3%, a 8,5 miliardi. Il dato di import su consumo è sceso di un punto percentuale rispetto all’anno precedente, fermandosi al 40%.
E’ decisamente più contenuto l’incremento registrato dall’export che, cresciuto dell’1,2%, si è attestato a 29,5 miliardi. Il saldo complessivo dei settori che fanno capo a Federmacchine, è stato positivo per 21 miliardi di euro (-0,5% rispetto all’anno precedente). In particolare il saldo della bilancia commerciale del paese è risultato in attivo per 51,5 miliardi di euro.
Anche il 2017, come evidenziato dalle previsioni elaborate dal Gruppo statistiche sarà positivo per il settore. La produzione crescerà, del 4,1%, a 44,3 miliardi. L’export salirà, del 3,1%, a 30,4 miliardi. Il consumo andrà oltre quota 22,5 miliardi (circa il 5% in più rispetto al 2016) trainando soprattutto le consegne dei costruttori italiani che saliranno, del 6,4%, a 13,8 miliardi. Crescerà comunque anche l’import, del 2,7%, a 8,8 miliardi.
Di fatto – ha affermato il presidente Federmacchine Sandro Salmoiraghi – con il Piano Nazionale Industria 4.0, l’Italia si è dotata di un piano di politica industriale efficace. Sono pochi i paesi Europei a poter contare su un sistema di supporto e incentivi all’innovazione così strutturato. Iper e Super-ammortamento, Nuova Sabatini, Credito d’imposta per le spese di Ricerca e Sviluppo, Patent Box, misure per le Start-up e le PMI innovative sono tutte misure che stanno funzionando bene”.
Secondo l’indagine svolta dal Gruppo Statistiche Federmacchine sulle 13 associazioni federate, rispetto agli ordini raccolti dai costruttori italiani di beni strumentali sul mercato domestico nel 2017, il 65% è stato acquisito in regime di Iperammortamento e il restante 35% con il Superammortamento.
“Detto ciò i passi da fare sono ancora moltissimi e, per questo – ha continuato Sandro Salmoiraghi – chiediamo alle autorità di governo di non abbandonare il campo proprio ora che le misure cominciano a dare i primi frutti. In particolare, potrebbe essere utile trasformare il Superammortamento in provvedimento strutturale, anche per adeguare gli attuali coefficienti di ammortamento che non corrispondono più alla reale durata dei beni, e prevedere l’inserimento dell’Iperammortamento anche nella prossima Legge di bilancio, prolungandone l’operatività rispetto agli attuali termini fissati”.
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere