Assegnato l’appalto per i lavori della Città della Salute a Sesto San Giovanni alle porte di Milano nell’area dell’ex Falck. L’importo è di 450 milioni di euro.
L’idea della Città della salute e della ricerca nel Comune di Sesto San Giovanni alle porte di Milano viene da lontano e si è concretizzata inizialmente con la promozione di un accordo di programma tra la Regione Lombardia, il Comune di Sesto, il Comune di Milano, il Ministero della Salute, l’Istituto Nazionale dei Tumori e l’Istituto Neurologico Besta.
Secondo questo accordo, Besta e Istituto dei Tumori (realtà di primo piano nel campo della Medicina) si trasferiranno nelle aree ex Falck in fase di bonifica a Sesto San Giovanni per costituire una grande struttura pubblica di ricerca e cura di livello europeo, rafforzando così percorsi di ricerca comuni ai due istituti scientifici. La Città della salute e della ricerca è quindi un’opportunità unica di integrare grandi eccellenze sanitarie pubbliche per rispondere ai cambiamenti scientifici e culturali espressi dalla medicina contemporanea e ai crescenti bisogni del terzo millennio. Ovvero un servizio sanitario pubblico sempre più evoluto e integrato, un aumento della conoscenza e delle tecnologie, la fusione di realtà ospedaliere, sanitarie, di cura, di accoglienza, di formazione e di ricerca in un unico, grande progetto aperto alla città, l’unione di saperi e competenze in campo scientifico, didattico, formativo, urbanistico e territoriale.
Il progetto è di Renzo Piano, l’archistar che nel corso della presentazione delle linee guida dell’opera ha detto: “Sarà l’applicazione più integra dell’ospedale modello mai realizzata e sarà uno dei cantieri più belli della mia vita”. Il progetto consisterà in una serie di padiglioni si dispongono a pettine innestandosi su una via coperta di accessibilità pubblica: ai piani terra tutte le strutture di day hospital e analisi, nei piani superiori la degenza e la ricerca. Il verde avrà una funzione di controllo termoigrometrico e della protezione solare della struttura, ma sarà anche fondamentale come valore terapeutico. Quindi a dividere i padiglioni ci saranno una serie di giardini inaccessibili dall’esterno perché situati al primo livello sotterraneo che fungeranno da dispositivi di controllo ambientale, mentre a nord della struttura ci sarà una grande area di orti e frutteti a disposizione dei malati e degli abitanti di Sesto. L’attenzione al particolare e al malato si misura nello studio per il tipo della stanza di degenza, in cui un grande bow-window aperto sui giardini dei padiglioni permetterà un contatto diretto con il sole e l’ambiente naturale.
Qualche giorno fa sono state aperte le buste e la cordata Italiana Costruzioni guidata dalla Società Italiana per Condotte d’Acqua si è aggiudicata i lavori per 450 milioni di euro.
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