Lo ha ospitato la locale CNA davanti a un attento pubblico di serramentisti fortemente interessati a temi di grande attualità all’insegna dell’orgoglio artigiano
Una mattinata dedicata a conoscere meglio il mercato del serramento, le nuove modalità di posa in opera, le prospettive, le minacce ma anche le opportunità che si stanno aprendo soprattutto adesso che la situazione economica è migliorata…a meno che la politica non ci metta lo zampino, vien da dire alla luce degli ultimi avvenimenti.
Così è stato l’incontro organizzato sabato 26 mattina dalle CNA Produzione di Siena e Grosseto. L’obiettivo era per illustrare da un lato i risultati principali della Ricerca effettuata da Cresme e commissionata da Cna sul mondo del serramento e dall’altro promuovere la conoscenza delle nuove normative in materia di posa e il Marchio Posa di Qualità dei serramenti.
Una delle opportunità maggiori che si stanno aprendo è la qualificazione della posa in opera alla luce della legislazione energetica in vigore da almeno una decina d’anni, del conseguente cambiamento della nostra edilizia, dell’arrivo di nuove normative e di una maggior consapevolezza dei propri diritti da parte del consumatore finale.
E proprio di opportunità ha parlato aprendo i lavori Roberto Morgantini, serramentista, portavoce dell’area meccanica in rappresentanza anche del collega Maurizio Vecchio dell’area Legno, mettendo in evidenza l’’impegno associativo al fine di illuminare nuovi percorsi per l’azione del serramentista.
Del Rapporto congiunturale e previsionale 2017 sul mercato dei serramenti in Italia ha riferito Gianluca Volpi, coordinatore di CNA Produzione Toscana mettendone in luce gli aspetti salienti del nostro mercato. A fronte di un import crescente e che Cresme valuta in 226 milioni di euro sta per fortuna un export di 625 milioni, segnato da prodotti di qualità, ha puntualizzato subito Mauro Sellari, presidente di CNA Produzione Toscana, pure lui serramentista. Altro dato messo in rilievo da Volpi è che l’88,5% delle opere serramentistiche è rappresentato da interventi di sostituzione di vecchi serramenti.
Un dato colto al volo dal direttore del Consorzio Legnolegno Stefano Mora per illustrare il valore delle nuove normative e delle metodologie correlate di posa in opera negli interventi di sostituzione oggettivamente i più complessi e quindi i più difficili e rischiosi da realizzare. Servono nuove competenze e nuovi strumenti al fine di soddisfare il cliente finale e per tutelare meglio l’azienda serramentistica ponendola al riparo dei rischi.
Sotto questa luce il Marchio Posa Qualità e Assicurazione Posa, cui partecipano sia CNA Produzione sia Consorzio Legnolegno assieme ad altre associazioni, possono generare nuove opportunità di lavoro e di successo di mercato e occasione di maggior valore aggiunto al prodotto serramento.
Nel corso del dibattito moderato da Ennio Braicovich, direttore di Nuova Finestra e Showroom, non sono mancate occasioni di riflessione sui numeri del mercato, sui sistemi di installazione, sulle modalità di applicazione del Marchio Posa, sulla difesa del MADE in Italy contro le incursioni, sullo svantaggio della ritenuta d’acconto dell’8% applicata a serramentisti e rivenditori italiani ma non ai produttori esteri quando pagati direttamente.
“Occorre stare attenti, ha ammonito in conclusione Mauro Sellari, a non uccidere l’artigianato che già soffre di suo, come sta succedendo a tante falegnamerie toscane che stanno chiudendo in successione, come ha messo in luce un’indagine di CNA Produzione Toscana. Manca per di più il ricambio generazionale. Occorre invece riportare i giovani all’artigianato e renderli orgogliosi di una tradizione antica che si innova”. Insomma “Artigiano è bello ed ha futuro”.
(eb)
Da destra: Roberto Morgantini, Mauro Sellari, Gianluca Volpi, Ennio Braicovich e Stefano Mora
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