I soci del Consorzio Azzurro Group col presidente Iannace e il direttore Lozar in visita al produttore di accessori e soluzioni per la movimentazione automatica dei serramenti Master
Con 23 distributori su tutto il territorio nazionale, 180 milioni di euro di fatturato ed oltre 13.000 clienti attivi, Azzurro Group è il primo (per valore) consorzio italiano di imprese specializzate nella commercializzazione di accessori per serramenti. Per consolidare la partnership, che dura da oltre 25 anni, tutti i soci del consorzio accompagnati dal presidente Nascenzio Iannace e dal direttore Alessandro Lozar, hanno fatto visita agli stabilimenti di Master a Conversano, Bari.
L’incontro si è aperto con i saluti del direttore generale Michele Loperfido, in rappresentanza della proprietà, e con gli interventi del co-direttore Celeste Vitte, del coordinatore commerciale per l’Italia Massimo Demarinis, del responsabile marketing Gaetano Contento e del vice direttore tecnico Enrico Maggio.
Successivamente il gruppo ha potuto visitare i reparti di produzione, ed il centro di ricerca con laboratorio prove MasterLAB, all’interno del quale vengono concepiti e testati tutti i prodotti prima di arrivare sul mercato. A chiusura del meeting gli ospiti hanno partecipato ad un focus tecnico-commerciale sulle nuove soluzioni tecniche proposte da Master e sui progetti futuri per il biennio 2016-2017.
“E’ stata una giornata di confronto, approfondimento e conoscenza” sono le parole di Michele Loperfido “Un incontro che rafforza i rapporti e li proietta su nuovi importanti obiettivi”.
“Abbiamo voluto condividere con i soci del consorzio, l’entusiasmo e l’impegno con cui la Master si propone, rappresentando per il nostro gruppo, un partner strategico serio e affidabile da oltre 25 anni”, ha continuato Nascenzio Iannace, presidente di Azzurro.
“Siamo certi che, grazie alla nostra dedizione e all’importantissimo lavoro di coordinamento compiuto dalla direzione dell’Azzurro Group, riusciremo presto ad attuare nuove sinergie sempre più efficaci” ha concluso Michele Loperfido.
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