All’insegna dell’orgoglio aziendale e della solidarietà sociale iniziano oggi 5 aprile e si concluderanno il 16 luglio, data della fondazione della società “nata senza capitali”.
Sono iniziati stamane negli stabilimenti di Altopascio e nella vicina Spianate (Lucca) i festeggiamenti per i primi 40 anni di Fapim, attore di primo piano a livello internazionale nel campo degli accessori per serramenti.
Per tutta la giornata di oggi sarà possibile visitare gli uffici e la produzione in piccoli gruppi guidati, in un tour che idealmente si snoderà tra i reparti dalle materie prime al prodotto finito, fino al confezionamento e allo stoccaggio.
In questa kermesse che durerà fino a luglio troveranno spazio l’arte, i giochi, i bambini e la solidarietà sociale. Come la serata di beneficenza prevista per l’Ospedale Meyer, fondazione di eccellenza nella cura dei bambini. Il tutto culminerà a luglio con una mostra sulla storia di un’azienda che ha portato il made in Italy in tutto il mondo.
Con emozione e orgoglio Paolo Bellandi, co-fondatore dell’azienda assieme Lido Bendinelli e Sergio Pacini, confida: “Abbiamo sempre investito in azienda dove arriviamo alle 7 del mattino e ripartiamo alle 7 di sera. L’idea era di farla diventare grande. Oggi possiamo dire con fierezza che nel 2007 avevamo 500 dipendenti e oggi ne abbiamo ancora 500. E, nonostante il processo di internazionalizzazione che abbiamo iniziato 20 anni fa, continuiamo a credere nel valore della produzione del made in Italy”. Oggi in effetti l’88% del fatturato Fapim nasce dall’export. Questo grazie alle filiali in Francia, Spagna, Belgio e Polonia cui sono seguite nel tempo le sedi commerciali in Grecia, Inghilterra e Stati Uniti, fino alla costituzione di Fapim Middle East, Fapim Russia e nel 2012 Fapim Argentina.
Con un catalogo di 18.000 articoli, nei vari modelli e finiture, una superficie industriale complessiva di 100.000 mq e 500 dipendenti, il marchio ha conquistato valenza mondiale annoverando filiali e strutture commerciali in Argentina, Russia e Stati Uniti oltre che in tutta Europa.
Il tutto – racconta la società sul suo sito – nasce in effetti quando due giovani poco più che ventenni e amici da sempre, Paolo Bellandi e Lido Bendinelli, fondano “senza capitali” la “Bellandi&Bendinelli”, società artigiana per la produzione di infissi in alluminio. Qualche anno dopo, nel 1974, sempre senza capitali, viene fondata la Fapim (oggi Fapim Spa), Fabbrica Accessori per Infissi Metallici, con un terzo socio, Sergio Pacini, amico d’infanzia con cui Paolo Bellandi aveva condiviso gli studi. Nasce così un sodalizio umano e professionale che dura da quarant’anni, cementato dalla completa condivisione di strategie e decisioni.
Ora nella società affiancano i tre soci i loro figli, “con la stessa determinazione e identità di visione”.
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