Saint-Gobain annuncia l’acquisizione della società Logli Massimo spa di Prato, specializzata in sistemi e accessori per il fissaggio e l’assemblaggio di pareti in vetro, tra cui balaustre, parti vetrate per box doccia, pareti divisorie e porte interne o esterne. L’accordo è stato firmato il 16 marzo.
Fondata nel 1989 da Massimo Logli, l’azienda impiega circa 60 addetti. Nel 2017 ha fatturato 15 milioni di euro con una quota export del 25%. L’ integrazione nel gruppo, spiega una nota di Saint-Gobain, le consentirà di accelerare la crescita in Europa, offrendo agli architetti e agli operatori dell’edilizia soluzioni complete. Già leader in Italia, la società è presente in Francia, nel Benelux e in diversi altri paesi europei. Massimo Logli continuerà ad assicurarne lo sviluppo e la direzione.
L’acquisizione fa parte della strategia di Saint-Gobain volta ad incrementare l’offerta di sistemi finiti, per ambienti esterni ed interni, ad alto valore aggiunto.
“Con questa acquisizione – ha sottolineato Gianni Scotti, presidente e amministratore delegato di Saint-Gobain in Italia – potenziamo ulteriormente il nostro polo vetrario, che ha nella Saint-Gobain Glass di Pisa il suo storico fulcro e svilupperemo interessantissime sinergie a completamento di gamma”.
Dal 2011 ad oggi Saint-Gobain ha investito in Italia quasi 250 milioni di euro. “ E’ la migliore testimonianza della fiducia nelle potenzialità del Paese – mette in luce Scotti-. Vogliamo offrire al mercato un segnale chiaro, positivo, di ottimismo. Abbiamo un’idea semplice di futuro e per il futuro: qualità e innovazione continua, anche e soprattutto nel settore delle costruzioni, saranno il vero driver per la ripartenza e la crescita dell’intero comparto italiano”.
Grande soddisfazione anche da parte di Massimo Logli che è stato nominato ad e direttore generale della società, ora diviso tra Prato, Milano e Parigi: “E’ una grande soddisfazione essere stati scelti da Saint-Gobain. E’ un bella storia di Made in Italy alla ricerca di nuove possibilità di sviluppo. Una specie di italian dream che si corona e che da qui diparte alla conquista dei mercati mondiali. A 52 anni inizio una nuova carriera da ‘apprendista’ offrendo all’azienda le mie piccole riflessioni. Da dirigente e non più da imprenditore. Avrei potuto vendere e andare a pescare ma non sono il tipo. A me piace lavorare. Certo, ora dovrò essere più politico. Sarà amusant, come dicono in Francia”. Ovvero divertente. Logli non smette mai di stupirci.
(eb)
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