Progetti

Acciaio corten per l’Ambasciata del Belgio a Roma

Recupero e addizione nella capitale ad opera di LC Architettura con serramenti eseguiti da Federici Sistemi con profili Secco Sistemi in acciaio corten

Acciaio Corten Secco Sistemi per l’Ambasciata del Belgio a Roma, un brillante recupero con una nuova struttura vetrata.

Un edificio prestigioso per il ruolo di rappresentanza che riveste nella capitale, un progetto complesso per i caratteri delle preesistenze e i limiti imposti dai vincoli paesaggistici sull’area verde nella quale si inserisce, un intervento misurato che assolve alle nuove funzioni previste attraverso un dialogo tra antico e contemporaneo. L’Ambasciata del Belgio a Roma si trova in una splendida posizione, alla sommità dei Parioli ed è immersa in uno splendido parco che è l’attinenza dell’Ambasciata belga della la Santa Sede. Il progetto, commissionato dal Ministero degli Esteri del Belgio dopo un concorso a inviti a Luciano Cupelloni di LC Architettura, prevede la riorganizzazione degli uffici dell’ambasciata attraverso il restauro e l’ampliamento dell’edificio rustico ottocentesco annesso alla residenza localizzata nella Villa Tre Madonne. Le caratteristiche storiche e architettoniche del complesso preesistente hanno rappresentato un punto di riferimento per le scelte progettuali, al fine di definire una struttura unitario in grado di soddisfare le nuove esigenze della committenza. In questo senso, il progetto è stato declinato nel ripristino dei caratteri originari della facciata interna del fienile, nell’ampliamento del corpo aggiunto negli anni sessanta e nella riorganizzazione dello spazio aperto in funzione dei nuovi flussi carrabili e pedonali. Ne nasce una struttura dall’immagine contemporanea, nella quale l’integrazione e sovrapposizione di volumi puri definisce un equilibrio elegante determinato dall’alternanza tra pieni e vuoti. Gli edifici esistenti sono stati ristrutturati integralmente, sia dal punto di vista funzionale che strutturale, anche in termini di miglioramento sismico e impiantistico, mentre al nuovo volume in Corten e vetro è affidato il compito di mediare tra le due anime del complesso, dialogando con la preesistenza e dando vita a una continuità visiva con lo spazio verde circostante. L’andamento del prospetto principale segue un modulo definito al livello inferiore dalla scansione delle singole aperture e nel volume vetrato superiore dall’alternanza perfetta di elementi fissi e parti apribili. Alla definizione di questa “lanterna vetrata” hanno contribuito i sistemi di facciata e i serramenti in corten di Secco Sistemi che riprendono cromie e texture del nuovo volume e attraverso un raffinato equilibrio compositivo danno vita a un diaframma vetrato che diventa simbolo del progetto.

La doppia identità del progetto, riqualificazione della parte esistente e aggiunta di un volume dal forte accento contemporaneo, influenza ovviamente ogni aspetto, a partire dagli elementi costruttivi utilizzati sia per il restauro, sia per la nuova addizione. I serramenti non fanno eccezione e proprio per questo senso l’ampiezza e coerenza della gamma di soluzioni sviluppate da Secco Sistemi si è dimostrata vincente per i progettisti alla ricerca di un interlocutore unico che potesse soddisfare i diversi requisiti in merito alle aperture dell’edificio.

I sistemi utilizzati: EBE65, OS2 65, 4F2

EBE65, OS2 65, 4F2 in acciaio Corten sono i tre sistemi Secco impiegati per i serramenti e la facciata da Federici Sistemi nell’ambasciata del Belgio. Soluzioni accomunate dalla capacità di garantire elevate prestazioni da trasferire alle quali affiancare un linguaggio pulito e contemporaneo grazie alle sezioni ridotte dei profili e al loro design essenziale e rigoroso.

In particolare, 4F2, la facciata continua a taglio termico applicabile a sottostruttura portante, è stata impiegata per il volume vetrato. 4F2 è un sistema di facciata riportata, che fornisce un elemento di riconoscibilità per le facciate vetrate grazie alla possibilità di combinare materiali diversi e differenti tipologie di apertura. Inoltre l’utilizzo di montanti e traversi di grande inerzia e sezione contenuta, consente di costruire facciate con ampie superfici vetrate, lasciando al progettista la massima libertà di configurare il disegno dei prospetti e della loro struttura. Nell’Ambasciata del Belgio a Roma, l’utilizzo dell’acciaio corten per tutti i serramenti ha permesso di omogeneizzare il linguaggio espressivo di tutte le parti della struttura garantendo una continuità materica e formale tra esistente e nuovo, tra passato e presente.

L’intervento rappresenta un risultato eccellente come testimonia la recente assegnazione del Premio RomaArchitettura promosso dall’IN/ARCH Lazio e dall`Ordine degli Architetti di Roma e Provincia.

Un riconoscimento che valorizza il lavoro di tutte le figure che contribuiscono alla buona riuscita di un intervento architettonico, premiando committenti, progettisti e imprese esecutrici dell’opera.