Acmi, contenuti e prospettive dall’Assemblea di Palermo

L’Assemblea del Decennale di Acmi, associazione nazionale delle chiusure tecniche, ha visto irrompere sulla scena una formidabile quantità di relazioni, informazioni e di dati. Proveremo a organizzare questa mole in maniera gerarchica per offrire al lettore il senso profondo sia dei contenuti che delle prospettive che si aprono.  Seconda parte. Qui la prima

Il Decreto Controlli

E’ il tema dei temi in ambito sicurezza antincendio. Interessa sia i manutentori che gli installatori che i clienti finali e interessa l’intera filiera, produttori compresi. Il Decreto Controlli, ha spiegato l’ing. Michele Mazzaro, dirigente Ufficio per la Prevenzione Incendi e Rischio Industriale del CNVFF, trova la sua origine nelle carenze riscontrate nelle installazioni e nelle manutenzioni dei presidi antincendio. Il che ha portato il CNVFF a spingere sulla qualificazione dei manutentori di impianti, attrezzature ed altri sistemi di sicurezza antincendio da realizzare attraverso un triplice esame scritto, pratico e orale.

Rivoluzione copernicana

Il provvedimento è una vera rivoluzione copernicana, ha esclamato Mazzaro, da portare avanti assieme alle associazioni. E’ un compito enorme considerato che vi sono 15-20 mila installatori da qualificare. Ora si è resa necessaria la proroga di un anno dell’entrata in vigore del Decreto. Un anno di tempo, in cui le associazioni come Acmi stanno già organizzando per predisporre adeguate sedi di esami, come ha assicurato l’ing. Gianrico Delfino, responsabile tagliafuoco dell’associazione. E’ da segnalare l’apertura del dirigente dei VFF verso l’inserimento esplicito delle porte sulle vie di fuga tra i presidi antincendio all’interno del Codice Prevenzione Incendi Sezione S Strategia Antincendio. Al pari delle porte tagliafuoco da tempo inserite nel Codice.

Export

Costante azione di Acmi è stata l’aiuto all’internalizzazione delle aziende del settore, in genere pmi. Un’azione rivolta ai diversi mercati esteri, con presenze alle principali fiere dell’edilizia, grazie a esperienze come CaseItaly sviluppata in ambito ICE con l’ausilio di Finco, la Federazione delle Industrie per le costruzioni, di cui Acmi è membro. E proprio una esponente di ICE, la dott.ssa Maria Maddalena Del Grosso, dirigente Ufficio Beni di Consumo, ha tratteggiato le diverse attività per il supporto all’export delle Aziende Italiane.

Presidio istituzionale

Per Finco, Federazione che raccoglie oltre 40 associazioni, in rappresentanza di oltre 40 mia aziende, è intervenuta la vicepresidente, dott.ssa Anna Danzi che ci ha offerto uno sguardo d’assieme alle diverse attività e ai tavoli da lavoro conseguenti. Ne citeremo solo alcune: il nuovo CPR, il Regolamento Prodotti da Costruzione, le leggi sugli appalti, le attività in seno all’ICE, quelle all’interno di UNI, i CAM, i Criteri Ambientali Minimi, le relazioni con i diversi ministeri a tutela delle aziende e delle associazioni.

Acmi tra leggi, norme, finanza e marketing

Tra i contenuti non sono mancati gli interventi dei responsabili associativi per le aree legale, normativa delle chiusure tecniche e delle chiusure tagliafuoco. Come l’avv. Annalisa Callarelli, l’arch. Mario Sanvito e l’ing. Gianrico Delfino.

Adeguato spazio è stato riservato anche agli interventi tecnici degli sponsor che hanno reso possibile l’evento con relazioni di Danilo Nobile di San Paolo Invest e di Thea Sicilia di Co.Mark. Un occhio, quindi, ai finanziamenti e agli investimenti e l’altro al marketing e all’organizzazione delle aziende. Il tutto, ha concluso il presidente Fornarelli, a ulteriore dimostrazione della statura acquisita dalla nuova Acmi nel corso degli ultimi  10 anni

Da sinistra: i relatori Mario Sanvito, Thea Sicilia, Nicola Fornarelli, Gianrico Delfino, Danilo Nobile e il moderatore Ennio Braicovich

Foto in alto. I partecipanti all’Assemblea Acmi di fronte al magnifico Teatro Massimo

Le prime due foto in alto sono di Valerio Vertecchi