Al via l’iter per la nuova sede pubblica della Collezione Storica del Compasso d’Oro ADI, Associazione Design Industriale. Il bando di gara pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale
Al via l’iter per la nuova sede pubblica della Collezione Storica del Compasso d’Oro ADI, Associazione per il Diesigno Industriale.
Dopo il compimento di un importante piano di bonifica dell’area; dopo aver superato il ricorso al TAR e al Consiglio di Stato presentato da un comitato di quartiere con lo scopo di emendare il progetto di sviluppo dell’area; dopo aver ottenuto la riconferma degli strumenti urbanistici. Dopo quasi tre anni di lavoro pressoché invisibile agli occhi dei cittadini, finalmente l’Immobiliare IPV, titolare del piano di valorizzazione dell’area, ha potuto dar corso alla gara di appalto con visibilità europea. Il bando della gara è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 22 marzo 2017.
Finalmente ADI, titolare della convenzione con il Comune di Milano che le concede in uso il nuovo spazio, può programmare le operazioni di trasferimento della sua sede e della straordinaria collezione storica del Compasso d’Oro in quella che, nei progetti dell’associazione che da oltre sessant'anni rappresenta il design italiano nel mondo, diventerà un centro culturale di rilevanza internazionale.
“Abbiamo immaginato un luogo, – scrive ai soci il presidente Luciano Galimberti – ma anche una rete di connessioni culturali capaci di valorizzare il ruolo del nostro design nel mondo.
I lavori saranno assegnati entro il prossimo giugno e dureranno circa due anni. Un tempo che dovremo impegnare per costruire tutte le condizioni per una gestione dinamica, che coinvolga le tante competenze presenti nell'associazione. Un progetto impegnativo che l’ADI sta affrontando con responsabilità, un esempio di collaborazione positiva tra istituzioni, privati e associazioni come la nostra, capaci di interpretare in maniera originale il ruolo di concreta cinghia di trasmissione tra idee e interessi.
La pubblicazione del bando è un passo avanti fondamentale in un percorso particolarmente importante nella storia dell'ADI, che già alla fine del 1965, con il presidente dell'epoca Marco Zanuso, aveva iniziato a porre all'amministrazione comunale milanese la questione della sede dell'associazione e della sua Collezione storica. Una lunghissima opera di tessitura di rapporti tra ADI e pubblica amministrazione trova finalmente esito: l'impegno dell'amministrazione comunale per la valorizzazione della cultura del progetto è uno dei dati più positivi del programma di adeguamento culturale e materiale della città a un panorama contemporaneo in cui il design è sempre più importante”.
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