Igiene

DPCM. Le rivendite di infissi riaprano il 4 maggio, dice Agnelli

Il direttore commerciale di Korus e Kopen interpreta l’arrabbiatura dei rivenditori di infissi che saranno costretti ad aprire il 18 maggio e sottolinea l’importanza ai fini del ciclo produttivo. Senza rivendite, niente produzione!

Quando si rende conto di primo mattino degli effetti del nuovo provvedimento del governo, Massimo Agnelli, direttore commerciale di Korus e Kopen ci chiama subito in redazione per esprimere il proprio disappunto e la propria rabbia. Le rivendite di porte e finestre potranno riaprire solo il 18 maggio stando alla lettura degli anticipi del DPCM 26 aprile che viene pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale e ai nuovi codici Ateco che esso propone (vedi news). Il suo disappunto e la sua rabbia sono quelli dei rivenditori di porte e finestre della penisola e sono il disappunto e la rabbia di tanti produttori di serramenti e infissi di tutta Italia che possiedono uno showroom e/o servono le rivendite. Ed esprime tutti i suoi sentimenti nell’audiovideo sul canale di Guidafinestra.

C’è un problema di terminologia, di contenuti e di codici Ateco, evidenzia Agnelli. Si apre il commercio all’ingrosso dei materiali edili e le nostre rivendite di infissi non ci sarebbero. Eppure esse sono indispensabili per tanti cantieri, grandi e piccoli. Senza infissi dove si vuole andare? E poi, se ci pensiamo bene, il commercio all’ingresso vende pure infissi e serramenti? Loro sì e i nostri clienti rivenditori no? Secondo il nostro pensiero esse dovrebbero riaprire il 4 maggio.

I rivenditori sono indispensabili e necessari al completamento della filiera in un doppio senso. Noi produttori non possiamo produrre i serramenti se loro non vendono, e non escono a prendere le misure. Ma le rivendite sono essenziali nel senso che loro aprono ma anche chiudono il ciclo produttivo con la consegna a domicilio degli infissi, la posa in opera e il collaudo finale che sigla tutta l’operazione.

Senza rivendite di porte e finestre non c’è produzione di finestre e di porte che tenga. L’importante è che tutto avvenga secondo i protocolli emanati dal Governo, quindi nel rispetto delle regole igienico-sanitarie.

Una stoccata finale se la concede Massimo Agnelli verso le associazioni di settore. Avrebbero potuto far di più in tutti questi frangenti a favore di figure professionali importati, anche se non rappresentate da nessuna associazione a livello nazionale.