ALsistem approda in Cina. Costituita Alsistem International HK

Siglato accordo con partner cinese per la diffusione dei sistemi per porte, finestre e facciate ALsistem in Estremo Oriente.

I sistemi per finestre, porte e facciate in alluminio del consorzio ALsistem approdano in Cina grazie un accordo sottoscritto lo scorso 14 gennaio presso la sede del sistemista a Gerenzano (Varese). Da una parte il presidente di ALsistem Valentino Fresia e dall’altra Handong Yang, presidente e amministratore delegato di ALsistem International HK.
Con l’accordo Handong Yang è entrato a far parte della famiglia ALsistem in qualità di decimo socio, a parità di diritti con tutti gli altri nove, e quale licenziatario che avrà come territorio di operatività la Cina intera.

Commentando l’intesa Valentino Fresia evidenzia che: “Siamo entusiasti di avviare, con questo significativo accordo, il processo di internazionalizzazione di ALsistem. Oltre all’aspetto economico, occorre sottolineare che l’intesa ci permette di allargare i nostri orizzonti in ogni senso. Ad esempio, altri mercati richiedono prodotti diversi e quindi la nostra gamma necessariamente si amplierà per rispondere alle esigenze del mercato cinese. Non nascondo che abbiamo in corso contatti con operatori del Medio Oriente ma è troppo presto per poter dir di più”.
Una parola di sentito ringraziamento Fresia la rivolge agli uomini Savio che operano in Cina e che hanno permesso il contatto iniziale che ha portato all’accordo odierno. Non a caso i serramenti cinesi targati ALsistem monteranno accessori Savio.

Si chiude con la firma dell’accordo la fase iniziale dell’operazione, durata un anno – il primo incontro è del gennaio 2013 in Italia- e inizia la fase di avvio della commercializzazione dei sistemi ‘made in Italy’. Ed è proprio il ‘made in Italy’ il cuore della vicenda perché Handong Yang da 15 anni rappresenta prodotti italiani destinati all’edilizia, in particolare le porte di ingresso antieffrazione Gardesa e le maniglie Valli & Valli, entrambi ora brand della multinazionale Assa Abloy. Un personaggio ben addentro i meccanismi dell’edilizia cinese con ottimi contatti con progettisti, imprese di costruzione e committenti.

Handong Yang opera in modo particolare nella cantieristica di fascia alta destinata alla parte più affluente della società cinese che desidera prodotti europei. E’ una fascia attratta in modo particolare dal made in Italy, dalla moda e dalla industria del lusso che proviene dalla penisola, ma anche da certi prodotti per edilizia, ivi compresi prodotti tecnologici come accessori e sistemi per serramenti in alluminio.

ALsistem International HK è società basata a Honk Kong ma avrà presto una sede operativa a Shanghai. Handong Yang ha già creato in territorio cinese un consorzio assieme ad alcuni serramentisti, 4 al momento. Un numero che presto crescerà aiutato dall’apparato logistico-distributivo che conta attualmente un deposito centrale, alcuni magazzini, quattro showroom, una rete di 15 venditori che operano in tutta la Cina.

Presto si strutturerà dotandosi di uffici tecnici, commerciali e assistenza tecnica, come anticipa Andrea Giachero, direttore tecnico di ALsistem: “Adesso inizia il percorso di preparazione alla vendita dei nostri prodotti in Cina. Un percorso che includerà la formazione tecnico-commerciale del personale cinese, la traduzione dei cataloghi, l’approntamento delle matrici per i profili di alluminio, le prime campionature, l’allestimento degli showroom e via dicendo. L’estrusione dei profili avverrà in loco. Per quanto riguarda la componentistica abbiamo partner italiani ed europei che operano da tempo in Cina. Il che permetterà di utilizzare i loro prodotti e parimenti le nostre certificazioni”.

Paura di copie e imitazioni? Risponde Giachero: “Proteggeremo adeguatamente i nostri prodotti. Comunque sia, il fenomeno della copiatura piuttosto che quello dell’imitazione è inevitabile come capita a parecchi sistemi europei per finestre, porte e facciate. Semmai bisogna operare in modo da proporre in modo intelligente il made in Italy originale e non quello ‘tarocco’.” (eb)

Nella foto: da destra Valentinio Fresia, Handong Yang e Andrea Giachero