Dopo l’iniziativa di comunicazione da parte un grosso produttore polacco di finestre riguardo la possibilità di cedere l’ecobonus sulla sostituzione delle finestre al rivenditore, ANFIT rinnova con energia la propria opposizione all’art. 10 del Decreto Crescita
Riceviamo dall’Associazione ANFIT e volentieri pubblichiamo
In seguito alla campagna televisiva, Facebook e Youtube di un noto produttore polacco di finestre che lancia una promozione “Finestre a metà prezzo” e dopo la pubblicazione di notizie su organi di stampa del settore che indicano come altri produttori di finestre si preparino a entrare in gioco, ANFIT, l’Associazione Nazionale per la Tutela della Finestra Made in Italy, esprime la propria preoccupazione perché quanto contenuto nell’Art. 10 del cosiddetto Decreto Crescita, quello che in sostanza introduce la possibilità dello sconto diretto in fattura sull’acquisto di serramenti per sostituzione, possa avere un effetto boomerang per l’intero mondo della produzione di finestre.
La campagna pubblicitaria televisiva in questione parla dei vantaggi della cessione del credito Ecobonus dal cliente privato al rivenditore, in pratica un “allettante” sconto in fattura del 50% applicato direttamente sul prezzo finale dal rivenditore a cui il cliente cederebbe il suo credito.
“L’operazione – secondo quanto afferma l’importante sito di settore www.guidafinestra.it – si avvale della cessione del credito dal rivenditore a Enel X, marchio del Gruppo Enel impegnato sul futuro delle energie rinnovabili e che appartiene per il 24% al nostro Ministero dell’Economia e Finanze.
Da qualche mese Enel X sta, infatti, promuovendo la cessione del credito per interventi di riqualificazione energetica dei condomini o interventi meno complicati come la sostituzione delle vecchie caldaie e l’installazione di climatizzatori, impianti fotovoltaici e pannelli solari termici”.
“ANFIT e suoi associati – sottolinea il Presidente di ANFIT, Laura Michelini – esprimono forte preoccupazione per simili iniziative e l’Associazione si impegna a intraprendere passi in tutte le sedi di confronto con il mondo politico col fine di arrivare all’abrogazione dell’art. 10 del Decreto Crescita che, se applicato, porterebbe i serramentisti ad anticipare liquidità, causando in molti casi problemi praticamente insormontabili e mettendo in tal modo in grande difficoltà le piccole imprese artigiane e anche le piccole realtà industriali che operano nel mondo dei serramenti. Scontare del 50% un ecobonus in fattura non è assolutamente sostenibile per un settore privo di marginalità come quello dei serramenti. ANFIT ribadisce il proprio NO chiaro e deciso a questo aspetto del Decreto Crescita”.
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