Anima: la Meccanica italiana in buona salute

Marco Nocivelli è il nuovo presidente di Anima Confindustria Meccanica. Eletti anche i quattro vicepresidenti: Pietro Almici, Bruno Fierro, Alberto Montanini, Roberto Saccone

Anima Confindustria Meccanica ha un nuovo presidente per i prossimi quattro anni: Marco Nocivelli.  Sono stati nominati anche i quattro vicepresidenti dell’associazione che andranno a completare la struttura del Comitato di  Presidenza. Bruno Fierro ha la delega all’internazionalizzazione, Alberto Montanini alla politica industriale, Pietro Almici seguirà l’organizzazione e lo sviluppo associativo mentre Roberto Saccone con delega alle relazioni esterne e il centro studi.

«Vogliamo sostenere l’attività di tutela e promozione dei nostri settori. – afferma il neopresidente Anima Marco Nocivelli – Continueremo a realizzare iniziative per diffondere la conoscenza di quello che facciamo e le esigenze dei nostri settori incrementando anche la nostra presenza a Roma e Bruxelles. Partendo dal successo di Industry 4.0 abbiamo alcuni obiettivi urgenti da raggiungere entro il 2030 per supportare efficacemente un mondo industriale che mai come in questi anni sta cambiando tutti i suoi parametri acquisiti, compresi ed interiorizzati negli ultimi 40 anni. In particolare, parliamo della spinta al rinnovamento dei sistemi infrastrutturali, di tutti i generi, che devono diventare più efficienti, meno inquinanti e più produttivi».

I dati di preconsuntivo 2018 e previsioni 2019

L’industria meccanica italiana gode di buona salute. L’indicatore più eclatante sono gli investimenti, cresciuti nel 2018 del +6,9%. Investimenti che nell’anno in corso si prevede continuino ad aumentare del +2,1%. È quanto emerge dai dati di preconsuntivo 2018 e previsioni 2019 elaborati dall’Ufficio studi Anima.

Anche l’export, seppur in misura ridotta, continua la sua corsa: nel 2018 si è raggiunta la quota dei 28,2 miliardi di euro (pari al + 2,3% rispetto al 2017). Un trend che trova conferma nelle previsioni 2019 (+1,3%). La quota export, quindi, nel 2019 sale a 58,3%: le aziende della meccanica italiana esportano più della metà di quel che producono.

Bene la produzione che mantiene l’andamento positivo degli ultimi anni: rispetto ai 12 mesi precedenti, nel 2018 si è prodotta tecnologia meccanica per un totale di 48,5 miliardi di euro. Una cifra che è pari a un incremento del +2,4% rispetto al 2017. Nel 2019 si supererà la soglia dei 49 miliardi di euro con un aumento del +1,1%. La crescita sarà comunque più contenuta rispetto all’anno scorso.

Export
La meccanica italiana esporta in tutto il mondo 28 miliardi di euro nel 2018 Stati Uniti al primo posto,
seguiti da Germania, Francia e Regno Unito. Exploit della Polonia, tonfo di Russia e Arabia Saudita

L’export delle aziende di Anima Confindustria Meccanica, seppur in misura ridotta, continua la sua corsa: nel 2018 si è raggiunta la quota dei 28,2 miliardi di euro (pari al +2,3% rispetto al 2017). Un trend che dovrebbe essere confermato anche dalle previsioni 2019 (+1,3%). Le aziende della meccanica italiana esportano più della metà di quel che producono, il 58,3%. È quanto emerge dai dati di preconsuntivo 2018 e previsioni 2019 elaborati dall’Ufficio studi Anima.

Macrosettori
Il macrosettore “Impianti, macchine e prodotti per l’edilizia” nel 2018 ha registrato un incremento della produzione rispetto al 2017 (+2,7%), così come dell’export (+2,2%) e degli investimenti (+8,7%). Secondo le previsioni 2019 il trend positivo dovrebbe trovare conferma anche se in maniera meno evidente: produzione (+1,6%), export (+1,6%) e investimenti (+1,7%). Questo macrosettore comprende:

– Infissi motorizzati e automatismi per serramenti
– Grigliati in acciaio

Il macrosettore “Macchine e impianti per la sicurezza dell’uomo e dell’ambiente” nel 2018 ha registrato un incremento della produzione rispetto al 2017 (+1,4%), così come dell’export (+0,7%) e degli investimenti (+0,4%). Secondo le previsioni 2019 il trend positivo dovrebbe trovare conferma anche se in maniera meno evidente: produzione (+0,7%), export (+1,1%) e investimenti (+2%). Questo macrosettore comprende:

– Serrature ferramenta e maniglie
– Casseforti, porte corazzate e cassette di sicurezza
– Materiali antincendio