Normativa

Appalti. Il Senato approva in maniera definitiva la delega per la riforma

Via libera al ddl Appalti con 170 sì, 30 no e 40 astenuti

Il Senato ha dato stamane il via libero definitivo al disegno di legge sugli appalti con 170 sì, 30 no e 40 astenuti. Hanno votato a favore i partiti della maggioranza, PD e UDC, Forza Italia e Ala. Si sono astenuti Lega, Sel e Cor. No dei 5 stelle.

Gli appalti rappresentano in Italia un valore economico di 100 miliardi di euro, molti dei quali investi in edilizia. Comprensibilmente il primo comunicato giunto in redazione è quello di Inarcassa, la Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti, che esprime soddisfazione per una riforma tanto attesa.

Così si esprime Andrea Tomasi, Presidente di Fondazione Inarcassa (braccio operativo sui temi della professione creato da Inarcassa): “Nel testo sono contenuti molti aspetti di interesse per la categoria tra cui: il miglioramento delle condizioni di accesso al mercato dei servizi di architettura e di ingegneria ai giovani professionisti, la radicale limitazione all’appalto integrato, lo stop al massimo ribasso, il riferimento alla promozione della qualità architettonica e a quella tecnica e l’esclusione degli incentivi alla progettazione per i dipendenti pubblici. Un passo importante attraverso il quale la categoria si vede finalmente riconoscere la propria professionalità e il proprio lavoro come prodotto di natura intellettuale. L’auspicio è che i principi inseriti nel provvedimento vengano adeguatamente attuati, sfruttandone la portata innovativa rispetto al vigente sistema, nella successiva fase di esercizio della delega.

 “Voglio ringraziare – conclude Tomasi – il Ministro Delrio, Il Vice Ministro Nencini e i relatori del provvedimento in entrambi i rami del Parlamento, in particolare il Senatore Esposito e l’Onorevole Mariani, che hanno condotto in maniera esemplare il dialogo con tutti gli stakeholder del mercato, riuscendo a contemperare le diverse esigenze nell’interesse generale. Ci auguriamo pertanto che il proficuo metodo di lavoro possa rimanere lo stesso anche durante la fase di attuazione della delega che vedrà il Governo – e nello specifico la Commissione nominata dal Ministro Delrio a tal fine e presieduta dall’Avv. Manzione, capo del DAGL – impegnato nella predisposizione del decreto legislativo di riforma del codice.”