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Approvata la Legge di Bilancio 2023

Ieri 29 dicembre, con il via libera definitivo del Senato, arriva a conclusione il percorso di approvazione da parte del parlamento della Legge di Bilancio 2023 approvata dal consiglio dei Ministri lo scorso novembre

Il totale complessivo destinato alla Legge di Bilancio 2023 questa manovra è di 35 miliardi di euro, di cui 21 sono stati stanziati per interventi contro il caro bollette a favore di famiglie e imprese. Nei vari passaggi parlamentari, la struttura complessiva è stata mantenuta ma sono state rafforzate diverse misure di carattere sociale in aiuto dei redditi più bassi.

Sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze è possibile trovare le principali misure della manovra. Qui di seguito riportiamo i passaggi che riguardano più da vicino il nostro settore.

Bonus e Superbonus

Modifica dei termini previsti dal Dl quater per la presentazione della Cilas per i condomini. I condomini per poter beneficiare del Superbonus al 110% potranno presentare la Cilas entro il 31 dicembre 2022 a condizione che la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori sia stata adottata entro il 18 novembre 2022.

Confermata a partire dall’1 gennaio 2023 la rimodulazione del bonus dal 110% al 90%.

Proroga della detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici green. Il tetto per il 2023 viene innalzato a 8.000 euro (rispetto ai 5mila previsti a legislazione vigente).

Imprese

Per le imprese sono state rifinanziate la misura “Nuova Sabatini” e il Fondo di garanzia per le PMI. Per il rilancio degli investimenti privati viene rifinanziata la misura agevolativa nuova Sabatini (150 milioni complessivi). Rifinanziamento per il 2023 del Fondo di garanzia PMI. Il fondo garantisce tutte le operazioni finanziarie direttamente finalizzate all’attività d’impresa concesse da un soggetto finanziatore (banca o altro). Prorogate al 2023 le agevolazioni in favore delle imprese localizzate nel Mezzogiorno e nelle Zone economiche speciali (Zes).

Rivista la disciplina per l’accesso al regime di contabilità semplificata con l’innalzamento da 400mila a 500mila euro di ricavi e compensi per le imprese aventi per oggetto prestazioni di servizi, e da 700mila a 800mila per le imprese aventi per oggetto altre attività. Inoltre, previsto l’innalzamento dal 3% al 6% della deducibilità delle quote di ammortamento dei fabbricati strumentali utilizzati in determinati settori.

Caro energia

Sul caro energia, oltre alle misure già inserite in manovra (credito d’imposta per le imprese, taglio degli oneri impropri delle bollette, bonus sociale con soglia Isee a 15mila euro) è stata introdotta una riduzione dell’aliquota Iva al 5% per il teleriscaldamento per il primo trimestre 2023 e la riduzione al 10% dell’Iva sul pellet per il prossimo anno.

Acquisto prima casa e mutuo ipotecario

Proroga per il 2023 delle agevolazioni per acquisto prima casa per i giovani under 36.

Per attenuare l’impatto degli aumenti dei tassi di interesse sui mutui a tasso variabile è stata ripristinata la norma del 2012 che permette di trasformare i mutui ipotecari da tasso variabile a tasso fisso. Per beneficiare di questa misura è previsto un Isee massimo di 35.000 euro e un tetto massimo del mutuo fino a 200.000 euro per l’acquisto della prima casa.

 

“Sono soddisfatto di questa prima manovra economica. La considero una missione compiuta. Scritta in tempi record e in una situazione di contesto eccezionale non positivo, il bilancio che abbiamo presentato rispetta gli impegni presi con gli elettori e ha maturato prima la fiducia dei mercati e delle istituzioni europee e ora ancora più importante, quella del Parlamento. Prudenza, coerenza e responsabilità costruiscono fiducia. Avanti così”, ha dichiarato il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti. “Ringrazio tutte le persone che mi hanno supportato – ha proseguito il ministro – in questo breve e intenso percorso: credo che gli effetti di questa manovra si vedranno nel tempo. È un testo coraggioso con uno sguardo al futuro e alla costruzione di un nuovo assetto sociale che privilegia e tutela i figli e le nuove generazioni. Accanto a un sistema di misure pensato per le famiglie e i più fragili – ha sottolineato Giorgetti – c’è la volontà di scardinare un sistema di bonus e misure che, utilissime quando sono state varate, se confermate avrebbero drogato il mercato e messo in pericolo i conti pubblici con un rischio per la nostra stabilità come sistema Paese”.

 

a cura di Olga Munini