Progetto di collaborazione internazionale. Workshop di studenti italiani e australiani in gara per il progetto di riqualificazione tecnologica e ambientale di una vasta area suburbana della città australiana
Ilaria Malano, Francesca Riva, Andrea Liprandi e quindi Norma Simoni, Nicola Scaramuzza, Stefano Apollonio e Assunta Di Iorio. Sono i sette studenti del Corso di Laurea magistrale in Architettura (Sostenibilità) che il 19 novembre partono per un soggiorno studio di una settimana nella città australiana di Perth. Il tutto nell’ambito di un progetto di collaborazione internazionale che ha visto da una parte il Department of Architecture and Interior Architecture – School of Built Environment (SoBE) della Curtin University di Perth e dall’altra il Dipartimento di Architettura e Design (DAD) del Politecnico di Torino.
A novembre avverrà la presentazione di tutti i lavori a Perth. Politecnico di Torino e Secco Sistemi si sono accollati le spese di viaggio degli studenti italiani il cui progetto è stato premiato da una Commissione giudicante. Per un settimana saranno ospiti dell’Università di Perth.
Da una parte, quindi, una trentina di studenti dell’Ateneo torinese e dall’altra un folto gruppo di studenti australiani. Gli uni seguiti dai docenti Gabriella Peretti, responsabile del progetto, e Riccardo Pollo assieme agli assistenti Francesca Thiebat e Andrea Levra Levron e con il coinvolgimento degli architetti professionisti Luciano Pia e Andrea Terranova. Gli altri assistiti dai docenti della Curtin University Elizabeth Karol e Lorenzo Matteoli, già preside di Architettura di Torino, ora residente a Perth, e ispiratore dell’operazione internazionale.
Obiettivo comune svolto in parallelo dai due gruppi è stata la riqualificazione tecnologica e ambientale di una vasta area suburbana della città australiana. Si tratta della zona di Midland situata a Est del centro urbano di Perth caratterizzata da insediamenti abitativi a bassa densità e obsoleti insediamenti industriali per di più tagliata in due dalla ferrovia. Una zona che però ha strutturalmente le potenzialità per diventare un nodo urbano ad alta densità insediativa, parte integrante della Great Metropolitan Perth.
Un confronto finale tra i due gruppi avverrà a qualche giorno a Perth laddove gli studenti del Politecnico avranno la possibilità di trasferire ai colleghi australiani il modo di operare italiano in ambito progettuale con attenzione specifica agli aspetti tecnologici. E simmetricamente avranno la possibilità di cogliere le specificità della progettazione made in Australia.
A tal fine i progetti meritevoli di segnalazione sono stati selezionati da una Commissione giudicante composta da Carla Bartolozzi, referente del Corso di laurea del Progetto di Sostenibilità e professoressa di Restauro, Alberto Agostini, amministratore delegato di Secco Sistemi ed Ennio Braicovich, direttore editoriale di Nuova Finestra. E' da rilevare che molti dei progetti in gara erano all'insegna delle tecnologie più innovative per l'architettura a cominciare dalla valorizzazione delle trasparenze e dei componenti finestrati, come si può cogliere, vedi qui sotto, dalle immagini dei progetti vincitori.
“Il livello degli elaborati è stato talmente elevato che la Giuria ha ritenuto opportuno premiare ex aequo due gruppi di studenti – ha evidenziato la prof. Bartolozzi rivolgendosi agli studenti: “Per di più la partecipazione ad un workshop internazionale vi può aprire delle strade interessanti nell'ambito della vostra professione”.
Dal canto suo l’ing. Agostini ha esclamato: “Complimenti ragazzi! Avete stoffa da vendere. Avanti così nella vita. Abbiamo visto progetti nuovi e molto interessanti. Noi come azienda abbiamo molto da imparare da voi. E, soprattutto, una preghiera: cercate di mantenere nel corso della vostra attività professionale la freschezza che ha segnato i vostri progetti”.
Naturalmente, presto, vi terremo informati sugli eventi da Perth. (eb)
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