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Architetture NZEB a Milano: nasce la Next Generation Tower

Presentata la torre che verrà realizzata al posto dell’edificio ex Inps di Via Melchiorre Gioia 22 a Milano. Coima SGR avvia la nuova fase di sviluppo di Porta Nuova.

Coima SGR presenta Gioia 22, il nuovo grattacielo direzionale di Porta Nuova a Milano. L’edificio, 26 piani fuori terra su 120 metri e 4 piani interrati per una superficie lorda totale di 68.432 m2, si distingue per inediti standard di innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale. Gioia 22, nelle intenzioni dello sviluppatore, è stato pensato per ottenere la certificazione LEED, adottando un approccio Cradle to Cradle nella scelta dei materiali, limitando i consumi energetici grazie all’introduzione delle più efficaci best practice di edilizia sostenibile e a sistemi per la green mobility.

La torre verrà realizzata al posto dell’edificio ex Inps di via Melchiorre Gioia 22 a Milano, costituito da diciotto piani fuori terra e tre interrati per una superficie complessiva di 40.000 mq, realizzato nel 1961 e in disuso dal 2012. Le fasi di cantiere prevedono, dopo una fase di bonifica che ha visto la rimozione di oltre 200 tonnellate di amianto, l’avvio della demolizione nel mese di novembre e la posa della prima pietra nell’estate 2018, con previsione di completamento dell’immobile entro il 2020.

Coima SGR coordina il progetto in qualità di investment e asset manager per conto dell’investitore di Gioia 22, una controllata 100% di Abu Dhabi Investment Authority, mentre Coima Srl è stata incaricata come development manager per la gestione tecnica dello sviluppo urbano ed edilizio.

“Milano – commenta Manfredi Catella, founder & ceo di Coima SGR – può candidarsi come laboratorio europeo di innovazione nello sviluppo del territorio, con progetti di nuova generazione in grado di contribuire alla composizione di una ricetta italiana vincente nel realizzare edifici sostenibili che sappiano coniugare rendimento economico e sociale”.

Gioia 22 avrà oltre 6.000 m2 di pannelli fotovoltaici che consentiranno una riduzione del fabbisogno energetico del 75% rispetto alle più recenti torri direzionali presenti a Milano, un primato per un edificio di questa tipologia che gli consente di rispondere agli standard NZEB, Nearly Zero Energy Consumption Building. La riduzione annua di emissioni di anidride carbonica realizzata da Gioia 22 rispetto al precedente edificio, pari a-2.260 tonnellate, equivale all’assorbimento di CO2 attribuibile a circa 10 ettari di bosco (4.500 alberi).

“L’originale forma – dice Gregg Jones, Principal di Pelli Clarke Pelli Architects– della torre rappresenta il risultato della confluenza di due tessuti urbani e al tempo stesso la risposta all’esigenza di ottimizzazione della luce e dell’energia solare. La combinazione di questi due fattori ha determinato la singolarità di una forma dinamica in grado di esprimere in modo autentico la sua particolare collocazione nello skyline milanese.”

Grazie all’integrazione di piste ciclabili, aree pedonali, zone verdi e luoghi di condivisione, la torre risponde alla richiesta sempre più sentita dalle nuove generazioni di una mobilità green, orientata a uno stile di vita sano e rispettoso dell’ambiente. L’interazione tra spazi interni ed esterni, privati e aperti al pubblico, si concretizza nel podio e nelle aree verdi che lo circondano, punti di connessione tra l’edificio e la città. Gli interni, caratterizzati da versatilità degli spazi comuni e privati, sono pensati come luogo di incontro fra le persone, come piazze per la condivisione, vocate allo smart working e anche al relax.