Il disegno di legge del M5S di modifica dell’articolo 10 non cambia nulla, anzi. In pratica, tutto il carico finanziario degli interventi continua a ricadere sulle imprese che svolgono i lavori che proseguiranno a fare da banca al cliente
Duro il commento di CNA Produzione sul disegno di legge dell’ articolo 10 del Decreto Crescita che il Movimento 5 Stelle intende presentare in Parlamento, sulla scia di quello della CNA (vedi news). Ne aveva anticipato i contenuti qualche giorno fa l’on. Girotto, presidente Commissione industria del Senato (vedi news). Il testo del ddl è riservato non essendo stato ancora presentato.
Così scrive Alessandro Battaglia, referente nazionale CNA Produzione: “Dalle dichiarazioni del sen. Girotto si apprende che “il credito di imposta acquisito potrà essere utilizzato a decorrere dal secondo mese successivo a quello della concessione dello sconto, e non l’anno successivo. In più, il fornitore che ha effettuato gli interventi e che ha acquistato il credito derivante dalla detrazione, se non riesce o non vuole cedere a sua volta tale credito, può richiederne all’Agenzia delle entrate il rimborso, da effettuarsi entro tre mesi, per una somma pari all’ammontare complessivo del credito d’imposta non utilizzato in compensazione nell’anno”.
Il commento di Battaglia è che “In pratica, tutto il carico finanziario degli interventi continua a ricadere sulle imprese (le nostre) che svolgono i lavori che proseguiranno a fare da banca al cliente e riceveranno i soldi del pagamento, se va bene, dopo 5 mesi. E’ una pezza quasi peggiore del buco e che non risolve nel modo più assoluto una situazione che ha portato alla paralisi del mercato della riqualificazione energetica”.
Secondo il referente nazionale della CNA Produzione “va pertanto proseguita con più forza la nostra campagna per l’abrogazione dell’articolo 10, e non per la sua modifica, coinvolgendo sempre più operatori del settore nella raccolta di firme (giunte ormai a 2.500) alla nostra petizione on line su change.org”.
Al commento di Battaglia si aggiunge quello di Mauro Sellari, presidente CNA Produzione Toscana e serramentista toccato nel vivo dall’articolo 10: “Se la proposta dell’M5S fosse approvata e diventassse legge, sarebbe la prima volta che vedo lo Stato saldare un debito in 90 giorni.
Per di più in sede di audizione parlamentare quando è stato chiesto perché lo sconto in fattura non poteva essere chiesto alle banche o istituti di credito al posto dei fornitori, la risposta fu che per un meccanismo contabile questa soluzione avrebbe alzato il debito pubblico. E invece la proposta dell’On. Girotto non lo alza forse il debito pubblico?
Detto questo la mia conclusione è che se una ciambella non riesce col buco o si mangia lo stesso anche se non ci piace oppure si butta via, perché il buco dopo è impossibile farcelo. A buon intenditor poche parole”.
CNA Produzione è l’Aggregazione di mestiere di CNA che raccoglie le piccole e medie imprese della meccanica, legno, mobili da arredamento, serramentisti, nautica, chimica, plastica.
a cura di Ennio Braicovich
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