Riunione a Bologna di industriali del serramento e delle schermature solari e delle associazioni di settore per decidere il da farsi contro l’ecobonus scontato in fattura e i suoi effetti catastrofici
Industriali contro l’articolo 10 del DL Crescita e i suoi nefasti effetti per i mondi del serramento e delle schermature solari. Il 17 luglio si è svolta nei pressi di Bologna una riunione di industriali dei due settori, allargata ad Associazioni e Confederazioni che si sono adoperate in prima linea contro l’ecobonus scontato direttamente in fattura.
Motore primo dell’iniziativa è stato Francesco Zancarini, contitolare della Nurith di Ginosa (Ta), azienda di peso del settore del serramento in pvc, che il 2 luglio ha lanciato ai colleghi industriali di tutta Italia l’idea di un incontro tra colleghi per “valutare se e cosa fare per far sentire in modo più energico il nostro dissenso”. Ovviamente il dissenso è verso l’articolo 10 del DL Crescita, e la proposta dell’ecobonus scontato in fattura. L’incontro doveva essere immediato “prima che l’Ufficio delle Entrate si pronunci nel dettarci le linee guida di attuazione e magari fare ulteriori danni”.
Il riferimento esplicito è al provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate, da emanare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto, che definisce le modalità attuative dello sconto diretto in fattura “comprese quelle relative all’esercizio dell’opzione da effettuarsi d’intesa con il fornitore”. “Non fare – chiudeva il messaggio di Zancarini – risulterebbe estremamente pericoloso per le nostre aziende e per i nostri rivenditori. Tutti insieme invece rappresenteremmo, perché lo siamo, una categoria “fortissima”.”
La riunione è stata aperta alle Associazioni di settore e alle Confederazioni che si sono mostrate proattive nel contrasto all’articolo 10 grazie all’efficace liaison della presidente Anfit Laura Michelini.
Così ieri mattina si sono trovati esponenti dell’industria e delle associazioni all’Hotel Damati Design Hotel di Zola Predosa, alle porte di Bologna. Testimone dell’incontro la redazione che da due mesi e mezzo segue ed evidenzia ogni avvenimento ed iniziativa utili al contrasto del l’articolo 10.
Per le associazioni erano presenti Nicola Fornarelli di Acmi, Laura Michelini di Anfit, Fabio Gasperini di Assites, Gianluca Volpi di CNA, Giovanni Battista Sarnico di Confartigianato, Stefano Mora di Consorzio Legnolegno e Pietro Gimelli di Unicmi.
Tra le aziende di serramenti erano presenti Germano e Luciano Agostini di Agostini Group, Enzo Guidotti di Coserplast, Paolo Tosti di Diquigiovanni, Michele Verzé di DVSerramenti, Saverio Campo di GC Infissi, Daniele La Sala di Internorm Italia, Quinto Biondi di Isolcasa, Marco Rossi di Risposta Serramenti, Sergio Castellani de Lamaciste, Francesco e Rocco Mangione di SPI Finestre, Enzo Camillini di Tecnoplast, Carlo Tenzon e Andrea Bulgarelli di Uniform e naturalmente Francesco Zancarini di Nurith e collaboratori. Per un totale di un milione di serramenti prodotti all’anno, 500 milioni di euro di fatturato e una rappresentanza, ideale s’intende, di 3 mila rivenditori di porte e finestre. Cifre frutto di nostre valutazioni, indagini e ricerche che danno la misura dell’importanza della riunione.
Ugualmente significativa l’adesione delle aziende di schermature solari, zanzariere e tende: Luca Galletti di BTGroup, Luca Spaccini di Grifoflex, Paolo Montanaro di MVLine Group, Paolo Canepa di Palagina e Fabio Gasparini di Resstende. Per un totale di 100 milioni di euro di fatturato e una rappresentanza di 2 mila rivenditori.
La discussione è stata lunga, approfondita e a tratti anche accesa. Evito di scendere nei dettagli anche per una questione di riservatezza. Importanti invece le conclusioni. Unitarie, finalmente. Si è deciso alla fine di sottoscrivere un documento approntato da Unicmi e Federlegno e illustrato ampiamente da Pietro Gimelli. Il testo, che verrà sottoscritto, se d’accordo, dalle altre Associazioni, conterrà la formula tecnico-giuridica da applicare nel contratto per il consumatore finale. In più vi sarà un depliant informativo da veicolare al mercato in cui si illustrerà perché l’articolo 10 del DL Crescita è inapplicabile oltre che essere un danno per le imprese, specie le piccole, e per gli stessi consumatori.
Si è concordato di esercitare tutti insieme, e ognuno per la sua parte, un’azione di pressione politica adeguata verso le Istituzioni, dai sindaci alle Regioni (vedi la presa di posizione di Regione Toscana frutto dell’azione di CNA), ai parlamentari (vedi la lettera a deputati e senatori) e il Governo (vedi l’incontro di ieri di Confartigianato con il sottosegretario M5S Crippa).
Da registrare in finale la soddisfazione per l’esito positivo dell’incontro da parte di Michelini secondo cui il mondo associativo sta mostrando in questo frangente il suo valore potendo ottenere risultati impossibili per il singolo imprenditore. Soddisfazione innegabile per Zancarini che alla fine dell’incontro così riflette: “Sono lieto che l’azione di chiamata a raccolta dell’industria del serramento e delle schermatur, azione che il 2 luglio poteva sembrare così temeraria, si sia dimostrata efficace nell’individuare delle azioni unitarie e comuni. Ora tutti le dovremo esercitare nei confronti del mondo della politica al fine di cambiare radicalmente l’articolo 10 e di abrogarlo, se necessario. Ora la strada è tracciata per industriali, artigiani e rivenditori. Non meno importante sarà l’azione di informazione verso i consumatori da parte delle industrie e dei rivenditori”.
a cura di Ennio Braicovich
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