Da Bellicini, Cresme, qualche segnale per un’edilizia europea “fuori della crisi, ma con prudenza”. E in Italia? Siamo ancora indietro
Assemblea oggi a Milano per EdilegnoArredo, l’associazione di settore di FederlegnoArredo. Luogo dell’incontro è stato l’hotel Villa Torretta tra viale Sarca e viale Fulvio Testi. Molti i presenti, in prevalenza soci di FederlegnoArredo.
In apertura Alberto Lualdi, presidente uscente dopo sei anni di mandato, ha salutato i presenti annunciando che questo è l’ultimo atto ufficiale da presidente dopo un doppio rinnovo di carica. “Ho iniziato la mia attività di presidente in anni decisamente migliori e oggi lascio in un momento economico davvero difficile. Sono stati sei anni di lavoro sicuramente importanti ed impegnativi, che hanno visto, grazie alla collaborazione di tanti colleghi e della struttura associativa, l’ottenimento di significativi risultati. Il tutto collocato in un periodo economico molto difficile, caratterizzato da una profonda crisi del settore dell’edilizia. Questo, in abbinamento ad andamenti economici generali negativi, ha condotto ad un ripensamento del nostro modo di fare impresa, spingendoci verso la ricerca di nuovi prodotti, nuovi mercati, nuove opportunità”.
Lorenzo Bellicini, Cresme (qui con Alberto Lualdi), ha relazionato sulla situazione economica del mondo dell’edilizia internazionale e nazionale. Siamo fuori dalla crisi? E’ iniziato il settimo ciclo edilizio? Sono domande che ci si pone. Così ha esordito Bellicini: “sette mesi fa c’erano poche speranze e nessun segnale, due mesi fa solo segnali positivi, tra maggio e giugno solo segnali negativi. Non mi stupiscono questi fenomeni di rimbalzo. La situazione è articolata e complessa ma rimaniamo ottimisti. Oggi in Italia c’è la resa dei conti degli anni di crisi e di bilanci 2013 molto negativi. Nel mondo, invece, l’edilizia è destinata a crescere.
Secondo alcune previsioni fino ad un +75% nel periodo 2013-2025. Ma la crescita riguarderà continenti emergenti come Africa e Asia. Anche Canada e USA andranno bene, così come il Sud America nonostante i segnali negativi che oggi pervadono l’Argentina.
La crescita in Europa resta però contenuta. Secondo quando indicato dalla Conferenza di Oslo di Euroconstruct (la prossima a Milano il 19-20 novembre coinvolgerà il mondo della progettazione con la presenza online prevista di 5000 architetti) la crescita dell’edilizia in Europa sarà del 1,3 nel 2014, 2,0 nel 2015 2 2,2 nel 2016.
In Italia le previsioni di Euroconstruct vedono +0,2 nel 2014, +1,0 nel 2015 e +1,7% nel 2016.
Cresceranno tutti i paesi europei anche Francia e Spagna. Qui – ha segnalato Bellicini – Bill Gates ha investito nell’acquisto di una parte del secondo costruttore edile FCC. In UK inoltre i prezzi delle case stanno crescendo (+18%). Stiamo tornando come prima? No, lo scenario sta cambiando.
Qualche segnale positivo c’è: la spesa delle famiglie crescerà dello 0,1% nel 2014 ma il potere di acquisto è ancora a livelli bassi. Nel nostro paese si è persa produttività nel periodo 1997-2010 e la nuova competitività passa attraversa scelte di qualità, innovazione, organizzazione e correttezza.
Oggi il mercato prevalente è il rinnovo (70%) con investimenti per 80,6 miliardi di euro nel 2013. Il 2014 vedrà un -6% per il nuovo e +3,9% nel rinnovo (6,5% nel residenziale). Ci saranno grosse selezioni di aziende sul mercato: nel 2013 -3,4%, ma le imprese edili con un ROS negativo sono ben 35,4%. Il mercato è dominato dagli insoluti che grazie al sistema della conciliazione bianca tendono ad infettare anche le aziende sane.
“Quando c’è crisi, ci deve essere selezione del mercato” ha ricordato Bellicini. Eppure qualcosa si muove, l’autunno sarà un periodo interessante, intanto salgono le domande di mutui per case +10,4%, le compravendite (+4,1% nel primo trimestre dell’anno, c’è un clima migliore secondo le agenzie immobiliari, le macchine sollevamento terra e i sollevatori telescopici che indicano fermento nelle attività vedono segnali decisamente positivi, i mutui erogati per le case nei primi 4 mesi del 2014 hanno visto secondo stime ABI, l’associazione delle banche, un + 26,5%. Il rinnovo porta con sé una parola chiave: la sostenibilità. E’ una partita tutta da giocare.
Poi la parola è passata a Francesca Federici e Francesco Persichetti del Centro Studi FederlegnoArredo. E’ stata presenta una relazione sul dimensionamento del mercato di oggi (vedi news).
Una slide, che potete trovare qui accanto, riassume i volumi stimati ma ha sollevato molte perplessità nei diversi comparti.
Troppo ottimismo nei numeri. “Sicuramente non mi ritrovo col fatturato” – ha sottolineato Carlo Albertini produttore di finestre. Adolfo Boazzo, per le porte antieffrazione ha detto “Non si producono oggi 1,2 milioni di porte di ingresso. La produzione è stimabile in 700-750 mila pezzi”. Lo stesso Alberto Lualdi ha aggiunto “Nel momento migliore si producevano 3,5-4 milioni di porte per interni”.
I dati del mondo del parquet hanno ottenuto le critiche più rilevanti.
Si è concordato così di approfondire i dati coi singoli gruppi e una parte di questo lavoro si è svolto nel pomeriggio durante la sessione a porte chiuse riservata ai soli soci. E’ stato poi presentato il lavoro sui bilanci del settore. Anche qui occorrerà un affinamento in attesa dei bilancio 2013 che saranno disponibili solo nei prossimi mesi.
Su una cosa tutti sono stati perfettamente d’accordo. Essere riusciti per la prima volta a presentare dei dati sui diversi settori. Un primo, ma cercato da tempo, risultato che tutti attendevano. Non sono mancati per questo i ringraziamenti al presidente Lualdi per la dinamica attività.
Infine Lorenzo Bellicini ha affrontato un altro argomento di grande importanza: come si muove il mondo della distribuzione di prodotti per l’edilizia, la crescita della grande distribuzione organizzata dei fai-da-te, e l’arrivo delle nuove tecnologie: la vendita online (tipo Amazon), che come già successo nel settore alimentare possono determinare notevoli cambiamenti nel mondo del retail.
(as)
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