Comunicato dell'Associazione nazionale per la Tutela della Finestra Made in Italy che si rivolge alla giustizia “affinché venga avviata idonea azione penale” per diffamazione contro il produttore di infissi di Rovigo per i contenuti di una recente newsletter.
Basta con gli attacchi denigratori contro le finestre e i profili in PVC. E’ questo il senso della denuncia sporta da ANFIT , l’Associazione nazionale per la Tutela della Finestra Made in Italy, che ha querelato per diffamazione la F.lli Pavanello srl, produttore di infissi in legno e in legno-alluminio di Rovigo.
I fatti. Nelle scorse settimane la F.lli Pavanello ha inviato una newsletter dai toni allarmistici contenente titoli, immagini, testi offensivi e denigratori verso il PVC per finestre. Illuminante al riguardo è l’oggetto della comunicazione: “Il PVC è uno dei materiali plastici più pericolosi. Scopri il perché”. Non è da meno il titolo della newsletter: “Sapevi che il PVC è uno dei materiali plastici più pericolosi?” accompagnato dall’immagine di un profilo per finestre in PVC con sovraimpresso un cerchio rosso attraversato da una linea diagonale che richiama il simbolo stradale del divieto.
Di identico tono sono le argomentazioni contenute nel testo della newsletter che contengono affermazioni generiche e fuorvianti fino a citare un evento catastrofico come la tragedia di Bhopal (India) imputandola al dicloruro di etilene, utilizzato per la produzione del PVC, anziché all’isocianato di metilene, come in effetti fu e che nulla ha a che fare con le finestre e i profili in PVC. Nell’attacco contro il PVC non poteva mancare nella newsletter dell’azienda di Rovigo anche un incongruo riferimento alla tragedia di Seveso dove non si produceva affatto né PVC né prodotti chimici impiegati nella sua produzione.
Il commento. E’ evidente l’uso strumentale di due catastrofi evocate cercando di associare disastri ambientali, morti, gravi malattie e rischi per la salute alle finestre e ai profili in PVC. Dimenticando che il PVC è tra le sostanze ammesse dal Regolamento Reach* dell’Unione europea e che è utilizzato in tante applicazioni che hanno a che fare con l’igiene e la salute umana: tubature per l’acqua potabile, pavimentazioni, arredo, abbigliamento, film per utilizzo alimentare, farmaceutico e medicale come le tasche per il sangue.
Ma non è tutto perché l’appello finale della newsletter tradisce le intenzioni dell’azienda: “Le evidenze scientifiche attuali (sic!) sono sufficienti a dimostrare l’insostenibilità del PVC nel contesto contemporaneo e la necessità di agire al più presto per la sostituzione del PVC con materiali alternativi più sicuri… Pavanello Serramenti promuove politiche aziendali ecosostenibili e produce esclusivamente serramenti in legno e legno-alluminio”.
Vien da dire che il PVC per finestre è talmente insostenibile che il Ministero dell’Ambiente fa rientrare i serramenti in PVC tra i prodotti ammessi per gli Acquisti Verdi all’interno del Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della Pubblica Amministrazione.
La risposta. “Spiace – è il commento di Paola Tonini, Presidente di ANFIT – vedere utilizzare argomenti allarmistici e denigratori, e perfino due tragedie che hanno colpito profondamente l’opinione pubblica, solo per fini commerciali per indurre i potenziali consumatori ad acquistare finestre non in PVC ma in legno e in legno-alluminio come quelle realizzate e commercializzate dalla F.lli Pavanello Srl stessa”.
Ritenendo denigratorie e diffamatorie le affermazioni contenute nella newsletter con riflessi negativi nei confronti dei produttori di serramenti in PVC, ANFIT ha sporto formale denuncia querela presso il Tribunale di Rovigo nei confronti della F.lli Pavanello Srl.
“Quando non si hanno più argomentazioni valide – osserva Paola Tonini – si utilizzano gli strumenti tipici della disinformazione per contrastare l’avanzata dei prodotti in PVC che oramai è inarrestabile. Grazie alle doti di sostenibilità, grazie al ridotto impatto ambientale, alla qualità, alle prestazioni, all’attenzione alle normative vigenti e ai prezzi vantaggiosi, il mercato nazionale sta riconoscendo sempre di più i pregi dei serramenti in PVC”.
Come del resto ha già fatto da tempo il mercato europeo dove le finestre in PVC hanno raggiunto una quota del 60% (Dato 2011, Ricerca VFF), mentre la stima per il mercato italiano è di una quota di circa il 30%. Il successo delle finestre in PVC è naturalmente la miglior risposta alle accuse diffamatorie e infondate.
(comunicato stampa)
* Il Regolamento dell’Unione europea è un atto di diritto dell’Unione europea vincolante, diretto non solo agli stati membri, ma anche ai singoli. Semplificando al massimo, è una legge. In particolare il Regolamento (CE) n. 1907/2006 concerne la registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche (REACH) e l’istituzione dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche. Il regolamento (CE) n.1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio approvato il 18 dicembre 2006, denominato regolamento “REACH” (dall’acronimo “Registration, Evaluation, Authorisation of Chemicals”), prevede la registrazione di tutte le sostanze prodotte o importate nella Comunità in quantità maggiori di una tonnellata per anno.
A.N.F.IT. Chi è – A.N.F.IT, l’Associazione nazionale per la Tutela della Finestra Made in Italy, raggruppa come propri associati numerose aziende italiane produttrici di serramenti e, in qualità di associati sostenitori, aziende produttrici di profilati in PVC destinati alla fabbricazione del serramento e aziende fornitrici di servizi e componenti per la costruzione dei serramenti. Scopo primario dell’Associazione è la tutela del mercato italiano e della filiera di produzione Made in Italy, nel rispetto delle norme cogenti di riferimento del settore serramentistico e nel rispetto delle verifiche sulla qualità.
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