Economia

Aumentano compravendite immobiliari e mutui

Tanti piccoli segnali di ripresa. Bankitalia e Confindustria alzano le aspettative di crescita del PIL 2015 a 2.1%

Nel terzo trimestre del 2014 le compravendite immobiliari salgono del 3,7% su base annua, segnala l’Istat che evidenzia come, nello stesso periodo, siano saliti del 13,9% i mutui e i finanziamenti ipotecari. Si tratta di due dati significativi che occorre aggiungere ad altri dati sempre positivi:
– il calo del prezzo del petrolio prelude a costi più bassi per l’energia;
– il livello discendente nel cambio euro/dollaro che spinge il nostro export;
– i tassi di interesse più bassi per i titoli del debito pubblico che riducono il costo del debito sulle finanze dello Stato;
– il taglio della componente lavoro sull’Irap e il bonus Irpef per i lavoratori (Legge di stabilità 2015 in vigore dal primo gennaio) che alleggeriscono il peso delle tasse su imprese e famiglie, le quali potranno anche approvvigionarsi di finanziamenti a tassi più contenuti grazie alla politica monetaria della Banca Centrale Europea.

Addirittura ieri Banca d’Italia ha parlato di una crescita del Pil «significativamente» superiore alle stime per il 2015. Oggi Confindustria parla di una spinta del 2,1% da mini euro, mini greggio, mini tassi e commercio mondiale in crescita. «Minore prezzo del petrolio, euro più debole e calo dei tassi a lunga» scadenza legato alle misure di Quantitative Easing della Bce, «assieme al più vivace commercio mondiale, tendono ad alzare il Pil del 2,1% quest’anno e di un altro 2,5% il prossimo»: così si legge nella nota del Centro Studi di Confindustria sull’economia italiana. Non si tratta delle stime di crescita totale, ma dell’effetto composto dei quattro fattori sul Pil.
Tanti piccoli segnali possono essere prodromi a una vera ripresa? Dopo sette anni di biblica carestia ci farebbe piacere pensarlo. (eb)