BAU 2015. Gli Italiani secondi tra i visitatori stranieri

Il record delle presenze straniere, 72 mila su 251 mila visitatori complessivi, al recente Bau di Monaco merita un’analisi più approfondita alla luce dei nuovi dati rilasciati ieri dagli organizzatori del salone. Il primo dato che balza all’occhio è mentre la fiera registra un aumento del 6,4% dei visitatori, ben più alto è il tasso di crescita di quelli stranieri: 72 000 ovvero più 20% rispetto ai 60 mila della scorsa edizione.

Prima per affluenza con 11 923 presenze è tradizionalmente l’Austria che gioca quasi in casa vista la contiguità geografica con il Land della Baviera. Seconda è l’Italia con 5388 visitatori (+12% rispetto alla scorsa edizione) che scalza il tradizionale posto d’onore della Svizzera (4929), testimonianza dell’interesse degli operatori dell’edilizia della penisola per una fiera di levatura internazionale. Quarta nazione per visitatori è la Turchia (3694, contro i 2402 del Bau 2013) a riprova dell’intensificarsi dei legami commerciali e tecnologici con la Germania. E quindi Polonia (2578) e Russia con 2474 visitatori, una cifra inferiore del 15% rispetto a quella di due anni fa quando si erano avuti 2920 visitatori russi. Tutto sommato, diremmo che la Russia tiene a fronte del crollo del rublo rispetto all’euro registrato negli ultimi sei mesi.

Tra gli incrementi più significativi gli organizzatori del Bau segnalano quelli dalla Cina che raddoppia i visitatori che passano da 1091 a 2083 e dalla Corea del Nord (912 dai 525 del 2013). Notevoli incrementi si registrano per le provenienze dal vicino Oriente, in particolare dall’Arabia Saudita (477 contro i 280) e dagli Emirati Arabi Uniti (423 contro i 200 del 2013). I dati dei visitatori della Fiera di Monaco, come quelli di tutte le fiere tedesche, sono certificati da un ente indipendente, FKM, che fa capo all’AUMA, l’associazione tedesca delle fiere. (eb)