A domanda risposta, senza entrar nel merito delle modalità di adempimento. E intanto i decreti attuativi non arrivano
Bonus casa ed ecobonus per il 2018? A chi rivolgersi per avere più informazioni sulle modalità di adempimento ai nuovi obblighi stabiliti dalla Legge di Bilancio 2018? Enea? Ministero dello Sviluppo economico? Quello delle Finanze? Agenzia delle Entrate?
Risposte tutte sbagliate perché l’ente cui rivolgersi è il Comune di Palagiano, in provincia di Taranto, meglio nota come città delle clementine.
Come noto mancano “uno o più decreti” attuativi previsti dalla Legge che dovevano essere emessi entro il 2 marzo, come rilevava ieri, piuttosto acidamente, l’ing. Giovanni Tisi, e che incomprensibilmente tardano. I consumatori sono disorientati. Gli operatori dell’edilizia pure. Per di più tra le novità di quest’anno per le ristrutturazioni edilizie detraibili al 50% (bonus casa) vi è l’obbligo di inviare una comunicazione ad Enea.
Anche noi a fine febbraio abbiamo scritto a un alto funzionario di Enea che ci ha confidato che l’ente aveva già consegnato tutta la propria parte che rimaneva ovviamente riservata. Il tutto era oramai nelle mani dei due Ministeri Sviluppo economico e Finanze (vedi news).
Di fronte a questo stato di cose che sta già bloccando il mercato delle ristrutturazioni, Francesco Carucci, presidente del Consiglio comunale di Palagiano (qui ritratto nell’immagine tratta dal blog comunale) e ha scritto al Dipartimento delle Finanze, alla Direzione Regionale della Puglia dell’Agenzia delle Entrate e all’Enea “per chiedere chiarimenti in ordine al corretto comportamento che i cittadini interessati dalla descritta situazione debbano assumere per evitare la decadenza dai benefici.”
Le risposte sono presto arrivate come leggiamo sul blog “palagiano.net”, che così riporta:
“A distanza di una settimana esatta, il 20 marzo 2018, sono arrivate le risposte dal Dipartimento delle Finanze e dall’Enea.
Il Dipartimento delle Finanze, confermando l’introduzione dell’obbligo dalla Legge di Bilancio 2018 e rimandando genericamente alla detta guida dell’Agenzia delle Entrate, non ha fornito alcun chiarimento circa il corretto espletamento delle procedure in quanto “la problematica esposta non fa riferimento ad aspetti di natura fiscale e pertanto esula dalla competenza dello scrivente Dipartimento”.
L’Enea, invece, ha comunicato che i modelli da utilizzare per il nuovo adempimento sono in fase di realizzazione e saranno disponibili a breve precisando, inoltre, che renderà note le modalità di invio e le tipologie di intervento soggette al nuovo obbligo.
Ciò lascia intendere che non saranno indistintamente assoggettati all’obbligo tutti gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, ma soltanto alcuni.
Inoltre l’Enea rassicura che sarà assegnato un congruo termine entro il quale potrà adempiere chi ha già sostenuto le spese dal primo gennaio e le sosterrà sino a quando sarà ufficialmente disponibile la procedura telematica”.
Ci complimentiamo con il Comune pugliese, il Consiglio comunale e il presidente Carucci per la sensibilità dimostrata nei confronti dei bisogni e degli interessi dei cittadini e per l’intraprendenza. Ci complimentiamo pure con gli enti per la rapidità delle risposte.
Non possiamo non dire che sarebbe stato carino che chi ha risposto – Enea, il Dipartimento delle Finanze e la Direzione Regionale della Puglia dell’Agenzia delle Entrate – avesse comunicato quanto risposto anche agli altri sessanta milioni di cittadini italiani e non solo ai 16 mila abitanti di Palagiano, alle associazioni di settore e a quelle dei consumatori, alla grande stampa e a quella professionale. Perfino il solitamente beninformato e bene addentro ai misteri ministeriali Sole24Ore cita oggi le risposte degli enti al Comune pugliese (vedi allegato). Esistono siti e blog ufficiali. Ma che ci stanno a fare se per tenersi informati (e detto con grande rispetto) bisogna ricorrere a palagiano.net?
(eb)
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