Sulla base dei dati dell’Agenzia delle Entrate: + 54% rispetto allo stesso bimestre del 2013
Il recupero edilizio e il risparmio energetico piacciono sempre di più agli italiani. Anche in tempi di crisi. Lo confermano in maniera ineccepibile i dati dell’Agenzia delle Entrate sulla base dell’ammontare delle ritenute d’acconto effettuate da banche e poste sui bonifici obbligatori per accedere alle detrazioni del 50% e del 65% dei bonus casa ed energia.
Nei soli primi due mesi di quest’anno gli italiani hanno effettuato lavori di recupero edilizio e risparmio energetico per un ammontare di 5 miliardi 750 milioni di euro. Un valore superiore del 54% rispetto agli investimenti effettuati nello stesso bimestre del 2013 quando si erano spesi per le stesse opere 3 miliardi e 730 milioni di euro.
Dà conto di questa importante tendenza uno studio congiunto di Cresme e Servizio Studi della Camera dei Deputati ripreso dal Sole24Ore di ieri.
E’ importante sottolineare che non si tratta di un dato episodico. Infatti nel corso degli ultimi anni gli investimenti in opere che danno diritto ai bonus casa ed energia sono cresciuti progressivamente per registrare nel 2013 una fortissima ascesa: +46,4% rispetto al 2012. Una tendenza che, come abbiamo visto, sembra rafforzarsi nel corso dei primi mesi di quest’anno.
Nel 2011 gli investimenti per opere di ristrutturazione e di risparmio energetico erano stati pari a 17,7 miliardi di euro saliti a 19,2 nel 2012 (+7,6%) e a 27,8 miliardi di euro nel 2013 (+46,4%). Di quasi 28 miliardi spesi nello scorso anno lo Stato ha naturalmente già intascato Iva per quasi 4,8 miliardi di euro.
Importantissimo il risvolto occupazionale secondo Cresme. Nel 2013 gli incentivi fiscali hanno creato 226 mila posti di lavoro diretti. Tenendo conto anche dell’indotto, sono 340 mila complessivamente gli occupati diretti e indiretti prodotti dai bonus casa e energia.
Cifre che fanno dire, sul suo sito, ad Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente della Camera, fervente sostenitore dei due bonus: “E’ uno straordinario successo quello del credito di imposta e dell’ecobonus. Avanza un’idea di edilizia legata alla riqualificazione del patrimonio esistente, al risparmio energetico, alla sicurezza antisismica, che non consuma nuovo territorio. Un’idea di Italia che scommette sulla qualità e sulla greeneconomy”.
Bene, dunque, le cifre dell’Agenzia delle Entrate che rimangono ancora tutte da analizzare perché dietro i dati reali (e non smentibili) dell’Agenzia
i fenomeni sono ancora tutti da decifrare. Infatti le sofferenze nel
mondo dell’edilizia enel settore dei serramenti permangono ancora fortissime. (eb)
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