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Bonus Edilizi ed Energetici, ANFIT chiede Visione

Al centro dell’incontro in Senato del 30 novembre c’è stata la necessità di rendere strutturali i Bonus Edilizi ed Energetici, condizione fondamentale per poter programmare un futuro senza indugi.

Il 30 novembre scorso, per sottolineare l’importanza dei Bonus Edilizi ed Energetici, si è tenuto in Senato l’incontro tra il Presidente di ANFIT Marco Rossi e il Senatore Paroli, ex Sindaco di Brescia e attualmente membro della 9ª Commissione permanente (Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare). Ancora una volta ANFIT, Associazione Nazionale per la Tutela della Finestra Made in Italy, ha ribadito la necessità di una programmazione strutturale, con una prospettiva ciclica di almeno 4 o 5 anni. Questa iniziativa permetterebbe lo sviluppo di un piano industriale di ampio respiro, consentirebbe alle aziende di portare avanti investimenti sul personale e sull’innovazione tecnologica dei processi, con lo scopo di favorire una crescita organica e ben strutturata. In caso contrario, risulterebbe molto difficile per gli imprenditori programmare l’attività a lunga scadenza, in quanto la situazione di incertezza non favorisce certo salti in avanti.

ANFIT in questo incontro ha chiesto di considerare le esigenze della filiera e le sue specificità, auspicando una visione a lungo raggio da parte del Legislatore che possa rafforzare la crescita del settore e alimentare le ricadute positive su tutto l’involucro edilizio.

Si è sentito dire tante volte, lo si è ribadito da più posizioni nell’ultimo periodo e ANFIT non ha mancato di far sentire la propria voce non solo per tutelare i propri Associati, ma anche tutti gli attori della filiera.

I Bonus Fiscali sono stati senza dubbio un volano importantissimo per il settore edilizio, tornato a correre e a crescere in maniera consistente. Oggi che la proroga dei provvedimenti potrebbe rappresentare un tassello importante per continuare il trend positivo, rimangono forti dubbi circa la durata degli incentivi. La precarietà del sistema che regola i Bonus Edilizi ed Energetici non permette alle aziende di programmare con sicurezza il futuro, non consente lo sviluppo di una sinergia coerente che possa alimentare la crescita del mercato.