Il direttore generale di Finco Angelo Artale evidenzia al Vice Ministro MEF Misiani le problematiche attinenti ai tetti al mq per i serramenti contenute nella bozza del decreto Mise, MEF, Ambiente e Infrastrutture
La bozza del decreto prezzi dei ministeri Mise, MEF, Ambiente e Infrastrutture, attualmente circolante (vedi qui il testo), comincia a suscitare le prime reazioni negli ambienti ufficiali. Finco, la Federazione delle Industrie per la Costruzione, di cui fanno parte Acmi, Anfit, Assites e Unicmi, segnala di aver evidenziato poco fa il problema al Ministero dell’Economia e Finanze. L’episodio è avvenuto all’interno di una iniziativa Confimi Industria. tenutasi in giornata in videoconferenza.
In questa occasione il direttore generale di Finco Angelo Artale (nella foto qui sotto, secondo in basso da sinistra) ha segnalato con forza al Vice Ministro MEF Antonio Misiani (foto in alto) le problematiche attinenti ai previsti tetti al metro quadro per i serramenti – comprensivi peraltro di posa in opera, Iva, prestazioni professionali – posti nella bozza di decreto Mise di concerto con Mef, Mit e Matmm. Ancora una volta, ha denunciato Artale, contrariamente a quanto assicurato a più riprese, gli stakeholders non sono stati sentiti, con il risultato di annullare in parte, se passa la versione della bozza del decreto in circolazione, gli effetti attesi dal superbonus, favorendo per giunta le produzioni estere.
Il Vice Ministro si è dimostrato sensibile ed ha assicurato che ne parlerà con il Ministro dello Sviluppo economico Patuanelli – che agli Stati Generali aveva assicurato una interlocuzione con FINCO che ha poi disdetto. A Misiani è stato evidenziato senza mezzi termini che Enea è parte del problema.
Insomma, le cose cominciano a muoversi. Sui prezzi massimi al metro quadrato contenuti nella bozza in circolazione abbiamo già espresso la nostra opinione qui.
Si tratta di un intervento dirigista, poco comprensibile oggi anche alla luce dell’ampio ventaglio di soluzioni prospettato dall’articolo 119 del DL Rilancio che fa riferimento ai “prezzi riportati nei prezzari predisposti dalle regioni e dalle province autonome, ai listini ufficiali o ai listini delle locali camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura ovvero, in difetto, ai prezzi correnti di mercato in base al luogo di effettuazione degli interventi”.
Il prezzo al metro quadro dei serramenti è uno strumento brutale di altri tempi che nega la ricchezza tecnologica e normativa raggiunta dal settore in questi ultimi trent’anni laddove peraltro la fortissima concorrrenza esistente funge da elemento calmieratore del mercato. Del resto neanche le caldaie si valutano al chilogrammo e il decreto ben le distingue per prestazioni e funzionalità.
a cura di Ennio Braicovich
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