L’esponente ambientalista al Forum Serramenti denuncia ritardi nella lotta ai cambiamenti climatici, manifesta viva preoccupazione ma anche esprime speranze in un forte cambiamento
È un messaggio a doppia faccia quello di Norbert Lantschner. Un messaggio lanciato con la solita passione di sempre a conclusione di Forum Serramenti 2017 di Verona. Viva preoccupazione ma anche fervida speranza che non accada ciò che sembra oggi ineluttabile. I dati che provengono da varie (e affidabili) fonti sono concordi e davvero drammatici. Oggi l’umanità immette in atmosfera quasi 100 milioni (sì, milioni) di tonnellate (proprio così, tonnellate) di CO2. Gas inodore e incolore, utilizzato per rendere frizzante l’acqua minerale, disastroso però dal punto di vista ambientale perché è un terribile gas serra. N. 1 di quei gas che fanno aumentare la temperatura di acqua, terra e atmosfera al punto da causare veri disastri.
Se volessimo essere più concreti potremmo utilizzare quest’altro esempio: “Ogni giorno scarichiamo nell’atmosfera una quantità di energia sotto forma di CO2 che equivale l’esplosione di 400mila bombe atomiche tipo Hiroshima”. Parola di James Hansen, scienziato della Nasa e professore della Columbia University. Praticamente l’equivalente di quattro bombe tipo Hiroshima fatte esplodere ogni secondo.
La CO2, anidride carbonica, è prodotta da attività umane e principalmente dalla trasformazione in energia di vari combustibili: carbone (22 milioni di tonnellate), petrolio (96 milioni di t), gas (quasi 10 miliardi di m3). Da notare, evidenzia il fondatore di CasaClima, che ”i consumi d’energia in Europa calano, ma le importazioni superano il 70%. In Italia l’import di energia fossili è aumentato dall’88% al 91% in 15 anni”
La roadmap fissata alla conferenza COP21 di due anni fa a Parigi stabiliva una roadmap climatica tarata sull’obiettivo degli 1,5 °C. “Per rispettare questo impegno l’Italia, in termini pro capite, deve passare dalle attuali circa 7,4 t CO2eq a quasi 3 nel 2030 arrivando ben al di sotto di 1 t CO2eq nel 2050 e, ovviamente, a zero emissioni nette entro il 2070”.
Che fare allora per ridurre le emissioni di CO2? Ognuno nel suo piccolo, vita privata e attività lavorativa, può fare molto. Prendiamo l’edilizia, un settore responsabile del 40% delle emissioni di gas serra nell’Unione Europea. Per fortuna le direttive europee hanno fatto parecchio ma molto resta da fare. Involucri, impianti e serramenti più efficienti possono fare moltissimo per ridurre i consumi di energia. E’ una strada iniziata da tempo ma che va rafforzata ulteriormente contro “negazionismo, indifferenza e rassegnazione”. Parole di papa Francesco. E quindi, il settore dell’edilizia e il comparto dei serramenti hanno una responsabilità sovrana, ha affermato concludendo Norbert Lantschner. Starà a ognuno di noi prender la scelta giusta, a casa e nell’ ambiente di lavoro.
(eb)
Norbert Lantschner
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