Normativa

Cambio di accessori. CEN: “Gli Enti notificati sono i responsabili”

Lo afferma il CEN Consultant Giancarlo Bedotti alla domanda di un normatore del CEN TC 33/WG1/TG6

Di chi è la responsabilità della sostituzione degli accessori di finestre e porte pedonali esterne rispetto a quelli utilizzati nelle prove ITT? E’ il serramentista? Per sostituire gli accessori è sufficiente la dichiarazione di equivalenza funzionale che offrono i produttori di accessori?

Sembrano domande di qualche anno fa, quando era entrata in vigore la norma EN 14351-1 sulle finestre e le porte pedonali.
Allora, molti ricorderanno, si accese un furibondo dibattito su marcatura CE e cascading ITT che scomodò perfino un parlamentare. Naturalmente solo in Italia. In altre nazioni europee il problema nemmeno si pose. Poi il dibattito scemò con la (prima) revisione della norma, la EN 14351-1:2006+A1 del marzo 2010, che officializzava il cascading e la sostituzione degli accessori nel caso in cui esiste prova documentale che le prestazioni degli accessori sono equivalenti a quelle degli accessori utilizzati nelle prove ITT. E’ la cosiddetta ‘equivalenza funzionale’. Naturalmente, oggi, la responsabilità della decisione della sostituzione grava sostanzialmente sul produttore di serramenti.

Adesso tutto potrebbe cambiare alla luce di una risposta del CEN Consultant Giancarlo Bedotti a un normatore del CEN TC 33/WG1/TG6, il gruppo che sta varando la futura norma per le porte interne (prEn 14351-2). E la risposta è secca: la responsabilità della decisione di sostituire gli accessori è dell’ente notificato che ha eseguito i test o che ha firmato i certificati. Saranno, quindi, gli enti notificati a designare gli accessori che possono essere sostituiti senza inficiare le prestazioni della finestra o della porta pedonale esterna. Una risposta che potrebbe cambiare l’impostazione della norma EN 14351-1 e di quella in gestazione oggi siglata prEN 14352-2. (eb)


Una storia lunga

La storia è piuttosto lunga ma merita di essere raccontata avvallata da un carteggio, protocollato CEN/TC33/WG1 N 814,  qui allegato.Inizia il 5 ottobre con la domanda dell’ing. Alessandro Brunelli, normatore del TG6 ed esperto di accessori e serrature, al segretario del TG5+6 CEN/TC 33/WG1/TG5+6 “Doors and windows – specifications” François Ravasse:
“Chi è responsabile di decidere se è possibile il cambio di un accessorio destinato all’uso sulle porte pedonali conformi alla norma UNI EN 14351- 1 e alla bozza di norma prEN 14351-2?”.

Tutto si gioca sulla nota tabella A.1 dell’Allegato A della norma di prodotto (qui a lato) — Interdipendenza fra le caratteristiche e i componenti, nella quale sono riportati i componenti (ferramenta, guarnizioni, profili e vetrazioni) che influiscono sulle caratteristiche essenziali di porte e finestre.

La tabella A.1suddivide i componenti in tre categorie:

– Y laddove una modifica del componente probabilmente modifica la caratteristica in questione
– (Y) laddove una modifica del componente forse modifica la caratteristica in questione
– N laddove una modifica del componente probabilmente non modifica la caratteristica in questione.
(le sottolineature sono nostre)

Nel caso delle modifiche dei componenti che ricadono nella categoria “N” non è (probabilmente) necessario ripetere le prove iniziali di tipo (ITT) per la determinazione della caratteristica in questione.

La tabella A.1 ha sempre lasciato molte perplessità in chiunque la leggesse e in ogni caso è tipo informativo e non normativo in quanto parte di un Allegato che è informativo e non, come altri Allegati, normativo ovvero vincolante.

Dalla domanda dell’ing. Brunelli nasce una fitta corrispondenza, sempre qui allegata, che coinvolge il convenor del TG 5+6 Frédéric Wielezynski e quindi il CEN Consultant Giancarlo Bedotti che ha l’ultima parola in merito con la mail del 13 novembre 2013 in cui si afferma ““the notified body has the last word on this issue” cioè “l’ente notificato ha l’ultima parola”.

E inoltre, sempre Bedotti: “Nothing else could be said on issues on which even the technical experts in charge of drafting the standard are not totally sure of what will going on when components different from those included in the product when the determination of the product-type was carried out are installed in the product.
The wording “informative”, “probably”, “etc.” used in the standard supports this view.
Ovvero: “Null’altro può esser detto su argomenti su cui perfino gli esperti normatori non sono totalmente sicuri degli effetti determinati dall’impiego di componenti diversi da quelli inclusi nel prodotto quando è stata portata a termine la determinazione del prodotto-tipo. Le parole “informativo”, “probabilmente”, “ecc” utilizzate nella norma avvallano questo punto di vista”. Sembra davvero che un nuovo capitolo della EN 14351-1 stia per iniziare. (eb)