La nuova camera climatica di grandi dimensioni progettata per prove di condizionamento e stress termici si presta per testare prodotti per un ampio spettro di settori, tra cui l’edilizia
Una camera climatica XXL, cioè di dimensioni extra large, è entrata a far parte, da qualche settimana, delle apparecchiature di prova dell’Istituto Giordano di Bellaria. Destinata a testare prodotti, componenti e sistemi destinati a un ampio spettro di settori, tra cui l’edilizia, la camera climatica è in grado di sottoporre i campioni a cicli di condizionamento termico con temperature che possono oscillare tra i -40°C e i +70°C e con percentuali variabili di umidità.
Grazie alle dotazioni strumentale della camera climatica è possibile sottoporre i campioni a cicli di bagnatura e di irraggiamento per simularne l’invecchiamento dovuto a condizioni climatiche esterne. Infine, si potranno testare materiali compositi con coefficienti di dilatazione termica differenti, in modo da valutarne il comportamento globale e prevenire eventuali fenomeni di fessurazione, dovuti al movimento relativo dei singoli strati.
La superficie interna calpestabile della camera climatica è di 27,5 mq (4280 mm X 6425 mm 27,5) mentre l’altezza interna raggiunge i 4300 mm (fatta eccezione al di sotto dell’evaporatore dove è pari a 2300 m). Il carico massimo sostenibile è pari a 2500 kg/mq. La porta di accesso è da 3000×3000.
La potenza frigorifera a -30° è pari a 20 kw (17208 kcal/h) mentre la potenza riscaldante è di 20 kw.
Al test della camera climatica
I prodotti, componenti e sistemi sottoponibili a testabili sono destinati a diversi impieghi in variegati settori quali:
-trasporti (treni, funivie, automobili, metropolitane, camion, veicoli ibridi, veicoli elettrici, armadi strumentati, ecc);
-edilizia (facciate, serramenti automatizzati e non);
-industriale (pannelli a messaggio variabile, impianti semaforici, autovelox, ecc);
-avionico e militare (parti di armamenti, sistemi di puntamento, controlli laser, ecc);
-medicale (impianti per sale operatorie, sistemi di areazione e disinfezione, apparati per trasporto medicine e organi, ecc);
-alimentare (imballaggi da trasporto, monitoraggi ambientali, ecc).
“La camera climatica -spiega l’arch. Sara Giordano alla testa dell’Istituto – rappresenta quindi uno strumento molto utile in fase di collaudo al fine di ottenere garanzie più sicure sul prodotto. In questo momento, in cui parla moltissimo di Superbonus 110% e di rivestimenti a cappotto degli edifici, la nostra camera climatica può essere utile per verificare le proprietà e i comportamenti nel tempo alle differenti condizioni igrotermiche dei kit di sistemi a cappotto. A questa attività sperimentale sui sistemi a cappotto si accompagna la nostra certificazione accreditata Accredia di Qualifica per la professione di posatore di sistemi di isolamento termico per esterni ETICS (cappotti), secondo lo schema sviluppato in accordo alla norma UNI 11716 e ai requisiti della ISO/IEC 17024”.
a cura di Ennio Braicovich
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