La procura ha iscritto nel registro i responsabili della società appaltatrice dei lavori presso il cantiere delle ex Due Torri all’EUR dove qualche giorno fa era caduto un cancello causando la morte di una donna.
Qualche giorno fa avevamo riportato la notizia dell’ennesimo cancello caduto addosso ad una persona a Roma. La struttura in ferro pesante 700 chili ha schiacciato una 66enne in un cantiere all'Eur. Ora arrivano le prime mosse dei magistrati.
“Il cancello del cantiere delle ex Due Torri all'Eur, che giovedì si è scardinato e ha travolto e ucciso una passante, era già stato segnalato come difettoso e sottoposto a una riparazione qualche settimana prima”. Così riporta il quotidiano di Roma Il Messaggero.
Adesso, per la morte sicuramente evitabile della donna, la procura di Roma ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di omicidio colposo.
“Cinque persone – riferisce ancora Il Messaggero – sono state subito iscritte nel registro degli indagati: i responsabili della società appaltatrice dei lavori necessari per la trasformazione delle Torri nella futura sede di Telecom, la Varian, e l'operaio della società sub appaltatrice, addetta ai lavori di rimozione dei materiali, che aprendo la cancellata in ferro ha causato involontariamente la tragedia”.
La donna è stata uccisa dal cancello, una struttura lunga quattro metri e alta tre, dal peso di oltre settecento chili, che uscendo dai cardini le è piombata addosso schiacciandola. Ma riporta ancora il quotidiano “le indagini rischiano di coinvolgere anche i tecnici che si sono occupati dell'ultima manutenzione”.
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