Questa la similitudine usata dagli intervistati da Doxa per l’edizione 2019 di “CasaDoxa, Osservatorio Nazionale sugli italiani e la casa” ma la metà degli italiani è insoddisfatta della propria abitazione.
La casa per gli italiani? Idealmente dovrebbe essere un abito su misura. Il sogno però si scontra la realtà visto che la metà dei nostri connazionali si dichiara insoddisfatto della propria abitazione. E’ quanto emerge dall’edizione 2019 di “CasaDoxa, Osservatorio Nazionale sugli italiani e la casa” , organizzato da Doxa, la nota società di studi e ricerche di mercato e di opinione pubblica. Obiettivo dell’iniziativa è conoscere e approfondire il pensiero degli italiani, locatari e proprietari, sulla propria abitazione e anticipare gli scenari e le tendenze di fondo del mercato della casa. Ricordiamo che dell’indagine aveva fornito qualche stimolante anticipazione Elisa Angiola, sempre di Doxa, in occasione del Forum Serramenti 2018 sottolineando quanto sia importante la casa per gli italiani.
Dalla ricerca, che viene realizzata con cadenza annuale su un campione di 6000 interviste rappresentativo delle famiglie italiane, risulta che per il 90% degli italiani la casa è in cima alla lista delle priorità, ma il 48% si dichiara poco o parzialmente soddisfatto dell’abitazione in cui vive.
I risultati della ricerca sono stati presentati da Paola Caniglia, Retail & Crowdsourcing Director e da Andrea Tozzi, Senior Market Research Manager di Doxa, con operatori del settore per confrontarsi sui risultati cercando di capirne le criticità e le motivazioni, cogliendo le opportunità per orientarsi verso soluzioni che rispondano alle nuove esigenze.
Tra le ragioni dell’insoddisfazione per il 50% degli intervistati che vive in edifici costruiti prima del 1990 e il 18% di quelli che invece vivono in edifici nuovi, cioè costruiti dopo il 2015, vi è il desiderio di vivere in case più efficienti a livello energetico: una scelta di sostenibilità con benefici sia a livello economico che ambientale. Significativa la percentuale di intervistati che sentono come necessità un maggiore isolamento acustico: il 33% infatti dichiara di avere la sensazione di dare fastidio agli altri o di essere infastiditi dagli altri.
Particolarmente interessante il nuovo concetto di comfort. Dall’analisi di comfort infatti è risultato che particolarmente importanti sono la luminosità degli ambienti, il comfort termico e acustico, la sicurezza, la tecnologia semplificante, l’efficienza energetica e l’adattabilità degli spazi.
Uno studio particolarmente interessante che fa emergere un nuovo concetto di “vivere la casa”, che può diventare motore di cambiamento e evoluzione per rispondere alle nuove esigenze delle famiglie. (am)
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