Ance, Cna, Confartigianato fortemente preoccupate per il blocco dei crediti d bonus edilizi che continua nonostante il disposto del Decreto Aiuti-bis. Una preoccupazione accentuata dalla chiusura degli acquisti crediti da parte di Poste Italiane, CDP e altre partecipate pubbliche
Ci mancava solo l’annuncio della chiusura alla cessione crediti da parte di Poste Italiane. E’ stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Così Federica Brancaccio, presidente di Ance alla notizia della sospensione dell’acquisto dei crediti legati al Superbonus, dichiara furente: “E’ in corso una speculazione pazzesca. Stiamo chiedendo da tempo lo sblocco di Cdp e Poste e di tutte le partecipate pubbliche. Occorre dare un segnale di fiducia e per rimettere in moto il mercato”. Brancaccio prosegue con la denuncia delle percentuali bassissime degli acquisti: “Si sfrutta la disperazione delle imprese. Se prima il credito al 110% veniva acquistato in media al 102%, ora si arriva anche all’85%. “Chi compra specula. Serve un segnale, senza il quale si fanno saltare migliaia di imprese”.
Grave il blocco della cessione crediti
E poi denuncia ancora: “Le banche affermano di aver esaurito la capacità fiscale, ma Poste, Cdp e le altre partecipate non hanno questo problema – spiega Brancaccio – la capacità loro la hanno, ma non comprano. E’ un problema grave. Ci dicano se vogliono distruggere la misura”. L’Ance chiede quindi nell’immediato “un input del governo” e poi la convocazione di un tavolo con l’Abi e le associazioni di categoria per trovare le soluzioni possibili.
Cassetti fiscali pieni di crediti
Un’idea che trova d’accordo Cna che invita il Governo ad aprire con urgenza un tavolo con le imprese della filiera delle costruzioni e il sistema finanziario per trovare una risposta definitiva al grave problema della cessione dei crediti legati ai bonus edilizi. Un problema che tutti credevamo risolto con il Decreto Aiuti-bis, vedi news.
La Confederazione ritiene che l’annuncio da parte di Poste Italiane di sospendere l’acquisto di crediti fiscali rappresenta un segnale fortemente negativo per decine di migliaia di imprese della filiera. Imprese che si ritrovano con i cassetti fiscali pieni di crediti e nell’impossibilità di venderli.
Salvaguardare la cessione del credito
Anche per Confartigianato “è fondamentale la salvaguardia del meccanismo della cessione del credito, con ulteriori limature in termini di chiarezza interpretativa della norma ove si parla, appunto, di ruoli e responsabilità”. E poi guardando al prossimo futuro Confartigianato, Confartigianato Imprese Veneto e Anaepa – Confartigianato con i rispettivi Presidenti Marco Granelli, Roberto Boschetto e Stefano Crestini rilevano: “Serve una proroga del 110% per le unità unifamiliari che arrivi almeno a giugno 2023 e una rimodulazione delle percentuali oggi previste per l’incentivo”.
a cura di Ennio Braicovich
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