In piena trasparenza il direttore di Coserplast spiega come ha utilizzato lo strumento nel 2019 e come lo sta utilizzando quest’anno. I risultati sono buoni
Enzo Guidotti alla testa di Coserplast, produttore di serramenti in pvc, legno, legno/alluminio e alluminio, illustra in questa ampia intervista (ci venga perdonata la lunghezza ma il tema meritava) come ha utilizzato nel 2019 la procedura di cessione del credito e dello sconto in fattura per venire incontro ai clienti. L’azienda di Miglionico (Matera) fattura attorno ai 5 milioni con una quarantina di addetti e può contare su un paio di rivendite proprie. Guidotti può così vantare di conoscere in prima persona anche le problematiche delle rivendite indipendenti che Coserplast serve, oltre che quelle dei produttori.
Per gestire l’acquisizione del credito Coserplast ha evitato le solite esco (troppo care, ci dice in confidenza) di cui si avvalgono parecchi produttori ed è ricorsa invece a un paio di banche che hanno assicurato delle linee di credito parallele alle tradizionali, non potendo cedere loro il credito (così era nel 2019). Guidotti spiega in dettaglio come funziona il rapporto con il cliente finale e con le rivendite che mantengono un ruolo centrale nel rapporto con la clientela.
Alla luce dei buoni risultati ottenuti, l’azienda ripropone lo stesso modello operativo anche quest’anno. Per il momento senza ricorrere allo sconto in fattura. Come sappiamo, questo ulteriore strumento ritornerà con l’approvazione dell’ecobonus 110% inserito nel DL Rilancio, attualmente in discussione in Parlamento. E ritornerà anche per le normali commesse di serramenti e schermature solari.
La cessione del credito, segnala Guidotti, è una procedura valida ma gestita con grande cautela e capacità di controllo finanziario. Per venire ulteriormente incontro ai clienti l’azienda ha proposto in parallelo anche la formula del credito al consumo a tasso zero per 18 mesi.
Lo strumento della cessione del credito, ammette Guidotti, non è alla portata di tutte le aziende. Esso richiede capacità gestionali e finanziarie che non sono alla portata di tutti. Per venire incontro alle esigenze degli artigiani le due grandi Confederazioni dovrebbero mettere in pista delle procedure di sistema.
Infine, un paio di considerazioni conclusive sulla ritenuta d’acconto dell’8% (che sofferenza!) e sull’ecobonus 110 che darà un’ulteriore spinta anche al settore del serramento, sperando in qualche aiutino che finora non si è visto.
Ennio Braicovich
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