L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato con celerità il nuovo modello per la comunicazione di cessione e sconto per le detrazioni per i lavori edilizi richiesto dall'arrivo del DL Frodi. Tuttavia ciò non risolve il problema del visto di conformità richiesto per i tutti i bonus. Su cui nulla si sa
Rapidissima l’Agenzia delle Entrate ha rilasciato nella serata di venerdì 12 il nuovo modello (vedi allegato) per la cessione o lo sconto in fattura per le detrazioni fiscali in edilizia. In linea con le ultime disposizioni normative, pubblicate in Gazzetta Ufficiale con il DL Frodi n. 157/2021 e in vigore dal 12 novembre, l’Agenzia ha provveduto a modificare format, istruzioni per la compilazione e specifiche tecniche per la trasmissione telematica. Come noto, il DL Frodi (qui) estende l’obbligo di richiedere il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione d’imposta, in caso di opzione per la cessione o per lo sconto. Il visto ora è d’obbligo per cessione e sconto nei casi di ecobonus bonus casa, bonus facciate, sismabonus…E quindi l’amministrazione ha dovuto subito adeguarsi al disposto di legge.
Il modello per la cessione
Anzitutto il provvedimento del direttore dell’AdE (vedi allegato), quindi il modello e, infine, le istruzioni tecniche. Nel frattempo, la stessa Agenzia aveva provveduto a chiudere il canale delle comunicazioni di cessione e sconto. Ci vorrà qualche giorno prima che venga riaperto. Ma anche una volta riaperte le procedure per la comunicazione di cessione o sconto, il problema aperto dal DL Frodi rimane lì non risolto. Anzi, i problemi perché sono tanti e diversi. Ad esempio, il contenuto del visto di conformità, i dati richiesti, il contenuto dell’asseverazione, i valori massimi “per talune categorie di beni” fissati dal MIT. Su tutto ciò nulla si sa. E chi firma il visto di conformità senza sapere tutto ciò?
E, poi, vige soprattutto l’incognita dei tempi tecnici e politici per la conversione in legge del DL (60 giorni) e per la pubblicazione del decreto del MITE. I tempi potrebbero essere davvero drammatici con conseguente blocco lavori e blocco dei flussi finanziari, come ha messo in evidenza l’esperto fiscale qui.
Su questi temi si è registrato l’intervento deciso di Cna, Confartigianato Imprese e Casartigiani che hanno sintetizzato così la situazione creata dal DL Frodi: “per CAF e professionisti, sarà impossibile inviare le comunicazioni di opzione per sconto in fattura o cessione dei crediti all’Agenzia delle entrate, anche per l’assenza di chiarimenti”. La conseguenza è il blocco dei lavori edilizi e della ripresa, ahinoi.
a cura di EB
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