Normativa

Cessione o sconto in fattura per Ecobonus possibili sempre

Nel caso di interventi di Ecobonus, Bonus Casa e Bonus facciate, ma non Superbonus, attenzione, il contribuente ha facoltà di esercitare l'opzione della cessione e/o sconto in fattura in qualsiasi momento, senza dover tenere conto dello stato di avanzamento dei lavori.

Quando è possibile effettuare le operazioni di cessione o sconto in fattura della detrazione per i lavori edilizi previsti dall’articolo 121 del Decreto Rilancio? Come noto, le operazioni di cessione e/o sconto in fattura sono definite chiaramente per i lavori da Superbonus, in quanto esse sono legate ai SAL, gli stati di avanzamento lavori. Lo stabilisce il comma 1-bis del citato articolo 121 quando si afferma che tali operazioni possono essere esercitate in relazione a ciascun SAL e che i SAL non possono essere più di due laddove ogni SAL deve riferirsi ad almeno il 30 per cento dell’intervento.

Quando cessione o sconto in fattura per Ecobonus?

Ma quando poter esercitare le operazioni di cessione o sconto in fattura per gli interventi da Ecobonus, Bonus Casa, Bonus Facciate, Sisma Bonus, di impianti fotovoltaici e di colonnine per la ricarica di auto elettriche? Tutti interventi dove non sono previsti i SAL. Che fare, dunque?
Lo ha chiarito l’on. Claudio Durigon, sottosegretario al Ministero dell’Economia e Finanze rispondendo per iscritto all’interpellanza dell’onorevole pentastellata Patrizia Terzoni.

Durigon spiega che: “in base al tenore letterale della norma, è possibile sostenere che, nel caso in cui si intenda optare per la cessione o sconto in fattura della detrazione relativa agli interventi indicati nell’articolo 121 e diversi da quelli che danno diritto al Superbonus per i quali non siano stati previsti SAL, il contribuente ha la facoltà di esercitare l’opzione senza dover tenere conto dello stato di avanzamento degli interventi”. Quindi cessione o sconto in fattura sono possibili sempre e comunque. Ferma resta, precisa prudentemente il sottosegretario, “la necessità che gli interventi oggetto dell’agevolazione siano effettivamente realizzati”.

L’on. Terzoni si è fatta portavoce delle istanze di numerosi contribuenti sorpresi dall’idea di poter cedere il credito di imposta o ottenere lo sconto in fattura senza neanche veder avviati i lavori. Naturalmente erano pure preoccupati delle possibili conseguenze in capo a loro stessi. Niente paura, perciò, ma i lavori vanno comunque realizzati.

La risposta scritta è stata pubblicata mercoledì 7 luglio 2021 nell’allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze) 5-06307  ed è reperibile qui.

a cura di Ennio Braicovich