Questo l’argomento di una animata tavola rotonda tenutasi presso la redazione di Nuova Finestra/GuidaFInestra/Retail e che ha visto la folta presenza di laboratori, associazioni e operatori tecnici e commerciali delle aziende più in vista del settore
Dal 1° dicembre 2015 – ma c’è ancora qualche dubbio sulla data (vedi news) – i produttori in regola potranno iniziare a marcare CE le chiusure tagliafuoco e tagliafumo secondo la norma EN 16034 ““Porte pedonali, porte industriali, commerciali, da garage e finestre apribili – Norma di prodotto, caratteristiche prestazionali – Caratteristiche di resistenza al fuoco e/o controllo del fumo”. Tra 3 anni vigerà il regime di coesistenza tra il vecchio e il nuovo sistema. Poi, dal 1° dicembre 2018, vigerà la sola marcatura CE europea.
Questo nuovo scenario, che abbiamo più volte affrontato su queste pagine, è stato il tema di una animata tavola rotonda che ha visto la presenza di laboratori, associazioni e operatori tecnici e commerciali delle aziende più in vista del settore (insomma, la 'crema') nelle sue variegate articolazioni: acciaio, alluminio, legno, vetro ed accessori. E in effetti quella che inizialmente era stata pensata come tavola rotonda attorno a un tavolo, per la numerosità dei partecipanti si è trasformata in una affollata assemblea di operatori alla ricerca di certezze e precisazioni da parte degli esperti dei laboratori come gli ingegneri Giuseppe Grella di CSI, Stefano Vasini dell’Istituto Giordano e Gerhard Wackerbauer di ift Rosenheim, dove dirige il laboratorio prove antincendio di Norimberga. All’incontro hanno preso parte anche esperti di associazioni come l’ing. Gianrico Delfino di UCCT, e tramite videomessaggio l’ing. Rita D’Alessandro di FederlegnoArredo impegnata a Vienna in lavori di normativa e, via Skype, l’ing. Paolo Rigone, attardato a Pechino da un volo problematico. Presenti anche due esponenti dell’associazione svizzera del metallo, SZFF, il dott. Fabio Rea e l’ing. Ubald Häring, pure essi alla ricerca di conferme e novità. Una presenza che si è rivelata utile per approfondire il problema della regolamentazione ‘tagliafuoco’ in Svizzera.
La Tavola rotonda, moderata da Ennio Braicovich di Nuova Finestra/GuidaFInestra/Retail, è iniziata con l’esposizione di un quadro sintetico della EN 16034 e delle sue principali novità a cura dell’ing. Grella. E' seguito un quadro sintetico della regolamentazione nazionale in materia di chiusure tagliafuoco e tagliafumo alla luce dell’arrivo delle Norme tecniche Prevenzione Incendi del 20 agosto 2015 presentato dall’ing. Stefano Vasini, Istituto Giordano. Ha concluso l’ing. Gerhard Wackenbauer di ift, tradotto da Dante Baldelli con “Approfondimenti e sviluppi della norma EN 16034”.
E quindi via al fuoco di fila delle domande che si sono succedute per due ore e mezzo di fila su tutti gli aspetti: il cascading ITT anzitutto, le Exap, l’intercambiabilità degli accessori, gli eccessi normativi in Italia (circolare 91), il mercato europeo finalmente aperto, la dichiarazione di prestazione, il tagliafuoco vetrato che in Italia latita, il tagliafumo che potrebbe partire, il ruolo di installatori e manutentori, la loro qualificazione, la posa in opera che è sempre un punto interrogativo, il decreto di agosto sulle norme tecniche di prevenzione incendi definito occasione mancata, la cronica mancanza di controlli nei cantieri…Non c’è stato ambito di questa problematica che non sia stato dissezionato.
Le conclusioni agli esperti: “l’introduzione di ogni nuovo sistema richiede tempo per imparare a conoscerlo e dominarlo” ha rilevato Wackenbauer “quello nuovo europeo è sicuramente migliore di 29 singoli sistemi nazionali” con la piena approvazione di Grella e Vasini secondo cui “questa norma ha i suoi difetti ma una norma scarsa è meglio di niente. E’ innegabile tuttavia che la EN 16034 porterà dei notevoli miglioramenti”.
Per Ennio Braicovich di DBInformation: “siamo solo all’inizio di un percorso di acculturamento che si deve dispiegare anzitutto all’interno della filiera, dai produttori fino ai posatori, e quindi all’esterno a cominciare dai progettisti e le altre figure chiave dei processi edilizi”.
La Tavola rotonda verrà riportata sul numero di novembre di Nuova Finestra.
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