L'avvocato Annalisa Callarelli introduce il discorso delle clausole di forza maggiore. Quando un'azienda può essere scusata per inadempimento?
Clausole di forza maggiore, fino ad oggi poco considerate, ma inserite in tutti i contratti. Perchè in questi giorni di emergenza Corona Virus sono al centro dell’attenzione di molti?
Ce lo spiega Annalisa Callarelli, avvocato e partner dello studio legale bolognese Scla; collabora da anni con le associazioni di categoria di chiusure tecniche e serramenti.
Quando un’impresa che non riesce ad evadere un ordine perché si imbatte in un caso di forza maggiore può ritenersi scusata e non deve essere obbligata a risarcire i danni derivati dal suo inadempimento?
Le condizioni sono tre e vanno tutte rispettate:
- Deve trattarsi di un evento imprevedibile, che la parte non poteva prevedere al momento della firma del contratto
- L’evento deve essere al di fuori del controllo della parte che ne risulta colpita e che quindi risulta inevtabile nonostante ogni ragionevole sforzo
- L’evento deve effettivamente impedire o ritardare l’esecuzione della prestazione o lo svolgimento dell’attività
Vi è da fare una distinzione tra le aziende che sono state costrette a chiudere dal Governo e quelle che invece, svolgendo un’attività ritenuta necessaria, hanno continuato ad operare.
In caso di inadempimento le prime sono assolutamente e sicuramente scusabili le seconde, ad esempio quelle che si occupano di manutenzione, non sono scusate in caso di ritardi o inadempimenti in questo particolare frangente.
Occorre considerare caso per caso la situazione specifica della singola azienda e i diversi contratti con relative clausole di forza maggiore.
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