Aumentano i segnali positivi sul mercato immobiliare italiano che negli ultimi dieci anni ha perso quasi il 20% nel prezzo di vendita degli immobili. La domanda cresce a ottobre del +4,7%. Lo afferma Casa.it sulla base dei dati Nomisma e Istat
L’Osservatorio di Casa.it sul mercato residenziale italiano, a ottobre 2016, rispetto all’inizio dell’anno, mostra segnali positivi per il settore, tra cui la crescita della domanda del +4,7%.
“Nel secondo trimestre 2016 le convenzioni notarili di compravendita per unità immobiliari (194.620) accelerano la crescita, segnando un +20,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, dopo il +17,9% registrato nei primi tre mesi dell’anno. Questo risultato positivo riguarda tutti i comparti immobiliari e l’intero territorio.
Il mercato immobiliare ha iniziato la sua ripresa in modo più regolare dal secondo trimestre del 2015 (+6,2%); il minimo storico era stato raggiunto nel quarto trimestre del 2012 (-25,7%), anno in cui le variazioni sono state fortemente negative in tutti i trimestri. È quanto emerge dall’analisi Mercato Immobiliare: compravendite e mutui di fonte notarile redatta dall’Istat”.
Per quanto riguarda i prezzi degli immobili residenziali in offerta sul mercato, si conferma il processo di stabilizzazione (-0,7%) già analizzato nei mesi scorsi, anche se, rispetto a dieci anni, il calo è di ben il -18,5%. Attualmente il valore medio di vendita al metro quadrato è pari a circa 1.900 euro.
Nella scelta dell’abitazione gli italiani si indirizzano prevalentemente su bilocali e trilocali situati in zone semicentrali o periferiche. Inoltre, sono disposti a investire, per un appartamento di 80 mq, circa 159.400 euro, con un range che va, prendendo come riferimento i capoluoghi di regione, dai 128.000 euro di Potenza e Perugia ai 312.000 di Milano.
Per quanto riguarda la domanda (+4,7%), da gennaio a ottobre cresce in tutti i capoluoghi di regione, con valori più alti nelle città di Campobasso (+7,4%), Bologna (+6,9%), Milano (+6,4%), Roma (+6,3%), Napoli (+5,9%) e Torino (+5,9%).
Sul fronte dei prezzi degli immobili residenziali in offerta sul mercato (-0,7% a livello nazionale), tra le città capoluogo di regione segno positivo per Campobasso (+2,6%), seguita da Bologna, Napoli e Trieste, tutte con +2,1%. Soffrono invece maggiormente Potenza (-3,6%), Venezia (-3,5%), Cagliari (-2,8%) e Genova (-2,6%). Milano (3.900 /mq), Firenze (3.780 /mq), Roma (3.650 /mq) e Venezia (3.350 /mq) sono le città più care mentre Catanzaro (1.300 /mq), Potenza (1.600 /mq) e Perugia (1.600 /mq) le più economiche.
“Nonostante il mercato abbia perso un minimo di brillantezza rispetto ai primi tre mesi di quest’anno, il confortante aumento della domanda di abitazioni in acquisto su tutto il territorio nazionale, fa ben sperare che il 2017 si confermi come il terzo anno consecutivo di crescita degli scambi – afferma Alessandro Ghisolfi, responsabile del Centro Studi di Casa.it –. Le conferme di un mercato più equilibrato arrivano anche dall’andamento dei prezzi di vendita che a livello nazionale sembrano aver ormai innescato un processo di stabilizzazione che mancava da tempo. Ovviamente anche la crescita dei mutui conferma che le compravendite di abitazioni saranno ancora in territorio positivo. Non bisogna tuttavia dimenticare che sulle decisioni di acquisto delle famiglie pesa ancora il clima di incertezza generale di carattere socio economico che rimane di sfondo alle evoluzioni del mercato. Una incertezza particolarmente legata alle vicende politico-economiche del nostro Paese, come il referendum, ed internazionali.”
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