Il Master per serramentisti e posatori Qualificati è la proposta di Confartigianato Imprese Sondrio per la crescita professionale dei serramentisti e posatori
Si è chiuso settimana scorsa a Sondrio il primo Master per serramentisti e posatori Qualificati, iniziativa di Confartigianato Imprese Sondrio. Il Corso ha visto una trentina di imprenditori impegnati per quattro giornate di lezione partecipata in aula separate l’una dall’altra da una o due settimane in cui effettuare i “compiti” per la lezione successiva. Alla fine hanno dovuto approntare una propria soluzione di posa e sottoporla al docente.
Particolare attenzione è stata data a materiali e tecniche di posa in opera, criticità e soluzioni anche alla luce della norma UNI 11673-1. Durante il Corso i partecipanti hanno ampliato la propria cassetta degli attrezzi con due strumenti di importanza unica per il serramentista. Si tratta di Frame simulator, software per la progettazione e verifica delle prestazioni termiche del serramento realizzato da Dartwin, e la termocamera. Il serramentista e posatore non può prescindere dalla conoscenza e capacità di utilizzo di questi due strumenti che solo apparentemente sono di competenza dei progettisti.
Spiega Milena Pedrana, presidente della Categoria legno di Confartigianato Sondrio: “Oggi il tema della posa dei serramenti è dominante. Se si volesse creare un elenco di corsi e percorsi pensati e rivolti ai serramentisti ci si troverebbe in un mare di opportunità promosse da aziende produttrici, rivenditori, consorzi, agenzie e associazioni. È difficile per le microimprese artigiane districarsi tra le varie proposte ed è facile per tutti perdersi in quello che rischia di diventare un oceano sconfinato. La categoria legno di Confartigianato Imprese Sondrio ha quindi risposto al bisogno di maggiore conoscenza e professionalità espresso dai serramentisti e posatori di serramenti in legno, alluminio e Pvc”.
In effetti la quasi totalità dei partecipanti erano serramentisti in legno cui si è unito un collega produttore di serramenti in pvc ma tant’è che si trattava di una prima esperienza. Il Master è stato organizzato da Pietro Della Ferrera, attivo funzionario di Confartigianato Area Categorie e Mercato, in collaborazione con l’ing. Giovanni Tisi uno dei maggiori esperti di serramenti (e aggiungiamo noi collaboratore di Nuova Finestra e guidafinestra). Così è nato un percorso formativo inedito e completo che ha riscontrato un forte interesse e una notevole partecipazione da parte di aziende valtellinesi e dell’Alto Lario.
“Tra il dire e il fare c’è di mezzo la formazione – valuta Tisi – L’alternanza tra formazione teorica e sperimentazione pratica in laboratorio è uno dei tratti distintivi del percorso di Confartigianato Imprese Sondrio. Ci vuole del tempo perché le nozioni si trasformino in innovazioni di prodotto o processo grazie alla maestria dell’imprenditore artigiano. Un altro è la condivisione del lavoro svolto. Nessuna paura di rivelare i trucchi del mestiere ma la certezza che si cresce assieme e che ogni artigiano può valutare criticamente il lavoro degli altri ed imparare molto di più dalle osservazioni che riceve dai colleghi”.
Quindi, un bilancio positivo per la prima esperienza al punto che verrà ripetuta. Della Ferrera anticipa: “Sì, lo rifaremo almeno una volta all’anno in Valtellina. Al Master si aggiungerà un corso di aggiornamento per chi l’ha già fatto”. Verrà ripetuto in altre province? chiediamo. Così replica l’esponente di Confartigianato Sondrio: “Non andremo in giro per la Lombardia ma saranno gli imprenditori lombardi che verranno da noi. Come ben sapete quando l’offerta è di livello la domanda si sposta. Da Bormio a Lecco, da Berbennno a Piacenza, da Ponte a Bologna e… viceversa. In più c’è la questione di identificare e veicolare sul mercato le aziende che si formano con noi. un logo c’è già ma stiamo definendo chi potrà ottenerlo e come. ovviamente senza pestare i piedi a nessuno e differenziandoci da ciò che esiste o sta per nascere”.
Nella foto di gruppo i partecipanti al Master con al centro Pietro Della Ferrera, accovacciato, e l’ing. Giovanni Tisi
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