E’ stato integrato ieri tra governo e parti sociali l’accordo del 14 marzo scorso. Scarica qui il documento
Il Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” sottoscritto il 14 marzo 2020 tra governo e parti sociali (vedi news) è stato aggiornato ieri.
Il documento, tenuto conto dei vari provvedimenti del Governo e, da ultimo, del DPCM 10 aprile 2020, nonché di quanto emanato dal Ministero della Salute, contiene linee guida condivise tra le Parti per agevolare le imprese nell’adozione di protocolli di sicurezza anti-contagio, ovverosia Protocollo di regolamentazione per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID 19 negli ambienti di lavoro.
La prosecuzione delle attività produttive, si evidenzia, può infatti avvenire solo in presenza di condizioni che assicurino alle persone che lavorano adeguati livelli di protezione. La mancata attuazione del Protocollo che non assicuri adeguati livelli di protezione determina la sospensione dell’attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza.
“La ripresa del lavoro dovrà avvenire nella massima sicurezza, tanto che le condizioni che assicurino ai lavoratori adeguati livelli di protezione diventano un requisito cogente per riprendere o continuare a lavorare” così si è espresso il segretario generale della CGIL Maurizio Landini.
La sospensione dell’attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza era già stata introdotta nel protocollo precedente e più chiaramente in quello siglato tra MIT e forze sociali per il mondo delle costruzioni (vedi news).
Tra le novità la collaborazione del datore di lavoro all’esecuzione del tampone ai dipendenti qualora venga disposta dall’autorità sanitaria per prevenire focolai di contagione. Inoltre, l’informazione ai dipendenti in base alla mansione svolta, il trattamento del dipendente ‘guarito’ da parte del medico competente, una parte dedicata alle ditte appaltatrici e lavoratori di aziende terze, la sanificazione straordinaria per le aziende nelle zone a rischio, la messa a disposizione di detergenti dappertutto e individuabili, l’utilizzo della mascherina, il distanziamento e il coinvolgimento del medico competente nei controlli e dei sindacati.
Qui sotto il protocollo in allegato
a cura di Ennio Braicovich
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