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Highlights attualità. Cresce il mercato immobiliare europeo

Il fatturato immobiliare medio europeo è in crescita secondo Scenari Immobiliari, in testa il residenziale che, secondo le stime, avrà un aumento dell’8,2%

Secondo Scenari Immobiliari crescerà il fatturato immobiliare medio in molti Paesi europei, +7,6% in Italia. Cresce anche la fiducia dei dirigenti aziendali nei confronti dell’AI che sta orientando le strategie di investimento da parte delle aziende.

 

Trend positivo del mercato immobiliare

Secondo l’European Outlook 2025 di Scenari Immobiliari le previsioni sono di un fatturato immobiliare medio in Europa in crescita del 5,4%. Per l’Italia le aspettative di crescita arrivano al 7,6%, davanti a Spagna (6%), Francia (5,1%) e Germania (3,8%).

A trainare il settore sono diversi fattori, come il calo del costo del denaro e la maggiore accessibilità ai mutui e l’aumento della domanda residenziale (sia per prime case sia per locazioni brevi).

In testa il residenziale che secondo le stime vedrà il fatturato aumentare dell’8,2%, coprendo l’80% di quello immobiliare totale, che dovrebbe aggirarsi intorno ai 162 miliardi di euro. Le compravendite sono previste in aumento del 6,9%, con 770mila transazioni attese nel 2025, dove il nuovo resta marginale fermandosi a 60mila unità. Ancora in aumento i prezzi (+3,1%), in particolare nelle grandi città.

Il ritorno al lavoro in presenza sostiene la domanda degli uffici che torna a livelli pre-pandemia, con una forte richiesta per immobili di classe A nelle principali città, dove si prediligono superfici di alta qualità, con servizi e spazi flessibili.

Trend positivo anche per il settore della logistica e di quello alberghiero spinto dal turismo.

 

Focus sull’impatto dell’AI e sulle prospettive 2025

Sono state rese note le valutazioni dei leader aziendali sull’impatto dell’AI e sul contesto macroeconomico in cui operano. L’indagine PwC Global & Italian CEO Survey 2025 ha coinvolto 4.701 CEO in 109 Paesi, di cui 122 italiani.

Nell’ambito dell’innovazione anche lo sviluppo dell’intelligenza artificiale sta orientando le strategie di investimento da parte delle aziende. Il 60% dei CEO italiani (vs 49% a livello globale) si aspetta che la GenAI aumenti la redditività della propria impresa nei prossimi dodici mesi. I CEO italiani riconoscono gli effetti positivi legati all’introduzione dei sistemi di GenAI: oltre il 40% (vs oltre il 50% global) ha riportato benefici in termini di efficienza, di redditività (26% vs 34% global) e fatturato (30% vs 32% global); mentre l’1,6% (vs 5% global) ha dichiarato di non fidarsi dell’integrazione di queste innovazioni nei processi aziendali.

Inoltre, secondo il report non si riscontra una riduzione delle opportunità di lavoro nell’economia globale a causa della GenAI. Le competenze delle risorse umane e l’adozione delle nuove tecnologie sono considerate fattori da cui dipende la capacità di preservare e accrescere la competitività dell’azienda, nonché garantire la sua sostenibilità nel lungo periodo. Tuttavia, dal report risulta che solo il 5% delle aziende con 10 o più addetti utilizza tecnologie basate sull’AI, contro una media europea dell’8%.

La carenza di competenze chiave del personale impensierisce inoltre i vertici delle imprese italiane.

Dall’indagine emerge anche che tra i top manager italiani è più diffusa la fiducia nelle prospettive di crescita dell’economia mondiale (64% vs 58% global) rispetto a quella nazionale (43%). Sul piano occupazionale, il 45% (vs 42% global) pensa di aumentare il numero di dipendenti nel 2025, mentre il 9% (vs 17% global) prevede di effettuare tagli all’organico.

Preoccupazione invece per la sostenibilità a lungo termine della propria azienda: il 56% degli intervistati ritiene che la propria azienda non sarà più economicamente sostenibile oltre i prossimi 10 anni se continua sul percorso attuale.

 

La pergotenda con chiusura a vetri è edilizia libera

Nella sentenza 607 del 27 gennaio 2025 il Consiglio di Stato ribadisce che la pergotenda con chiusura a vetri è edilizia libera.

Il Consiglio di Stato spiega che le pergotende rappresentano interventi di edilizia libera quando rimane il preesistente utilizzo esterno dei luoghi di cui venga solo valorizzata la fruizione con un riparo temporaneo dal sole, dalla pioggia, dal vento e dall’umidità rendendo più gradevole per un maggior periodo di tempo la permanenza all’esterno, senza creare un ambiente in alcun modo assimilabile a quello interno, a causa della mancanza della necessaria stabilità, di un’idonea coibentazione termica e di un adeguato isolamento dalla pioggia, dall’umidità e dai connessi fenomeni di condensazione. La pergotenda in tali casi non presenta infatti caratteristiche da costituire un organismo edilizio rilevante, comportante trasformazione del territorio, mancando uno spazio chiuso stabilmente configurato.