ll quadro macroeconomico nel triennio 2015-2017 ipotizzato nei Rapporti CSIL sulla base delle elaborazioni del Fondo Monetario Internazionale e di Promoteia
Come ogni anno CSIL ha presentato al Palazzo delle Stelline di Milano i tradizionali Rapporti sullo stato e le prospettive del settore del mobile a livello internazionale inquadrati all’interno degli sviluppi dell’economia mondiale.
CSIL è un centro indipendente di ricerca economica e di consulenza per
lo sviluppo che pubblica ricerche di mercato con dati e previsioni su
consumi, produzione e distribuzione di mobili, elettrodomestici,
illuminazione e serramenti in 70 Paesi.
Tre i Rapporti CSIL approntati per quest’occasione: World Furniture Outlook, il Rapporto di Previsione sul settore del Mobile in Italia e Africa furniture Outlook.
Lo scenario internazionale ipotizzato nei Rapporti CSIL prevede che l’economia mondiale continuerà a crescere ma in modo moderato e disomogeneo. ln particolare nel 2014 il prodotto interno lordo mondiale crescerà del 3,3% e il contributo alla crescita dell’area euro sarà positivo, ma ancora piuttosto debole, Mentre gli USA cresceranno del 3%, i paesi emergenti saranno interessati da un rallentamento del tasso di crescita rispetto alle previsioni precedenti e quindi sosterranno in misura minore il commercio internazionale.
Per il triennio di previsione si prevede una ripresa del tasso di crescita del PIL mondiale su valori intorno al 4%. La debolezza dell’euro dovrebbe agevolare una ripresa delle esportazioni dei paesi europei ed evitare una nuova recessione, ma da sola non basterà. I consumi delle famiglie resteranno ancora deboli e il vero motore della crescita dovranno essere gli investimenti. Proseguiranno le spinte al ribasso sui prezzi internazionali delle materie prime.
Permangono preoccupazioni sull’intensificarsi delle tensioni geopolitiche nell’area del Medio Oriente e sulle tensioni tra Russia e Ucraina. Dopo solo un trimestre di stabilità a inizio d’anno, I’ltalia è ricaduta nella recessione che la caratterizza dalla fine del 2011. La crescita del PIL acquisita per il 2014 è pari a -0,4%.
ll contributo della domanda interna resta negativo, con gli investimenti che continuano a flettere mentre i consumi delle famiglie a fine 2014 registreranno solo un +0,1%. La caduta della spesa delle famiglie si è arrestata ma siamo ancora lontani dal poter parlare di una ripresa. ll maggior sostegno alla formazione del PIL nel 2014 arriverà quindi nuovamente dalla domanda estera netta. Nel prossimo triennio si prospetta invece una ripresa dei consumi privati un po’ più marcata e sostenuta da un miglioramento del reddito disponibile delle famiglie, da un’inflazione ancora contenuta e da un contributo positivo da parte della politica fiscale.
ll deprezzamento dell’euro nei confronti del dollaro spingerà le esportazioni e darà maggiore slancio alla formazione del PIL che si prevede riprenderà a crescere nel 2015 dello 0,5%, per poi salire sopra il +1070 n.’ due anni successivi. L’euro dovrebbe assestarsi intorno a 1,23 dollari per euro da 1,33 del 2014, favorendo una crescita delle esportazioni di beni intorno al 3,6% in termini reali. Nonostante la debolezza della domanda interna, anche le importazioni riprenderanno slancio, ma in misura minore rispetto alle esportazioni, consentendo al saldo commerciale di aumentare,
Gli investimenti nel loro complesso riprenderanno invece a crescere solo nel 2016, mentre per quelli in macchinari, attrezzature e mezzi di trasporto si dovrebbero manifestare i primi segnali positivi già nel 2015.
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