Trascura l’edilizia, favorirà i prodotti poveri e stimolerà l’economia sommersa. Le associazioni devono continuare a fare una forte opposizione. Ma, attenzione ai furbi che si nascondono nel settore. Così si esprime l’esponente di Finstral in una lettera alla redazione
Lettere al Direttore
Scrive Luis Oberrauch della Direzione di Finstral
Caro Direttore,
Ho avuto modo di leggere la bozza di decreto che taglia le detrazioni fiscali per i lavori di risparmio energetico quali, tra gli altri, la sostituzione dei vecchi serramenti.
Leggendo questa bozza certamente si ha la sensazione che tutto quello che è stato definito importante negli anni passati, ovvero la riduzione dei consumi energetici e la conseguente tutela dell‘ ambiente, non abbia più nessun valore. Ma sembra anche che non vi sia più la necessità di aiutare il settore dell’edilizia.
Però qui non è solo l‘Italia che reagisce così. Anche in Francia con la fine dell’anno tutti gli incentivi per i lavori in casa sono eliminati.
Che si andasse man mano a ridurre le detrazioni era prevedibile. Tuttavia il modo in cui viene fatto è totalmente contro ogni logica e va a favorire i prodotti poveri. Invece vedo positivo il fatto di chiedere dei valori migliori di trasmittanza termica.
Se la bozza verrà approvata, essa andrà a spingere di nuovo verso il nero. Ciò è evidente, ma segue comunque la strana logica di danneggiare gli onesti e quelli che da sempre hanno pagato le tasse e di favorire i furbi e disonesti.
Comunque, bisogna anche dire che certe modifiche probabilmente provengono anche da un comportamento di una parte del settore non sempre corretto in passato. Sappiamo bene che certi furbi hanno fatturato a dei prezzi gonfiati per ottenere detrazioni più alte per poi fare delle note di accredito. Anche qui si vede che fare i furbi prima o poi finisce per diventare un boomerang.
Mi sembra che i messaggi importanti siano due:
– La nuova bozza è totalmente fatta male e avrà delle conseguenze negative per le aziende italiane;
– È ora che gli attori del settore incomincino a comportarsi in modo corretto, rispettando le regole e non cercando sempre un modo per fare i furbi. Non possiamo portare avanti il nostro settore e il paese con questa logica!
Speriamo che le organizzazioni del settore continuino a fare una forte opposizione.
Luis Oberrauch, Finstral
Il commento
Concordo pienamente con quanto scrive Luis Oberrauch. Dalla prima all’ultima riga. Non dimentichiamo che chi fa sentire la propria voce rappresenta il produttore numero uno di serramenti e di vetri isolanti della penisola e uno dei principali attori del settore a livello europeo.
In effetti è ora che ci si svegli. Il mondo dell’edilizia è stato colpito duramente in questi anni. Basta leggere il titolo in prima pagina del Sole24Ore di ieri. Il peso delle costruzioni sul PIL in Italia è sceso dal 29 al 17% in 10 anni. Quasi dimezzato. In questo periodo sono fallite, quasi sempre non per colpa loro, 120 mila aziende del giro costruzioni e sono stati perduti 800 mila posti di lavoro. I vertici di Saint-Gobain ci dicono che negli ultimi 10 anni il consumo di vetro piano, che in buona parte va in edilizia, è sceso del 40%. Nel settore serramenti oggi siamo più o meno attorno al -35% rispetto al 2007/8.
Nel chiassoso dibattito politico odierno nessuno parla della tragedia del mondo dell’edilizia. La parola crisi non è più sufficiente a descrivere quanto sta ancora succedendo. La bozza di decreto cui Luis Oberrauch accenna non farà che peggiorare la situazione, se diventerà decreto.
Lo stesso Oberrauch, lo scorso luglio, ci parlava di disastro a proposito della bozza. Pochi giorni fa Gianni Scotti, delegato generale di Saint-Gobain Mediterraneo, parlava pubblicamente di “catastrofe”, sempre in riferimento alla bozza.
Per completezza di informazione è giusto precisare che qualcosa si sta muovendo a livello parlamentare e forse governativo. Vedi la presa di posizione recentissima del presidente della Commissione Industria sen. Gianni Girotto e portavoce del Movimento 5 Stelle a favore della proroga fino al 2021 dell’ecobonus e del bonus casa. Purtroppo Girotto non menziona le aliquote delle detrazioni fiscali cui pensa. Il che non è un dettaglio visto che queste aliquote sono state massacrate nella bozza con il meccanismo del prezzo massimo ammissibile per metro quadro di serramento.
Ora si aprirà in parlamento la discussione sui tanti aspetti della Legge di Bilancio 2019. Dobbiamo far sentire la nostra voce. “Speriamo che le organizzazioni del settore continuino a fare una forte opposizione”, come afferma Oberrauch, per difendere l’edilizia, ma anche per salvaguardare i tanti posti di lavoro coinvolti senza dimenticare il risparmio energetico e l’ambiente. Due battaglie di grande rilievo sociale ed economico che ci sembra siano state trascurate ultimamente pur essendo parte del Contratto di Governo.
Ennio Braicovich
PS: in un mondo normale non ci sarebbe bisogno di agevolare fiscalmente nessun settore economico. Purtroppo, da dieci anni in qua, l’edilizia italiana, settore portante dell’economia italia, vive in condizioni decisamente non normali.
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