Premiati con credito di imposta gli interventi di ristrutturazione, accessibilità, efficienza energetica e acquisto mobili
Importante provvedimento per gli interventi di riqualificazione degli alberghi. E’ stato infatti approvato in via definitiva il Decreto Cultura e Turismo presentato dal ministro dei Beni e delle Attività culturali Dario Franceschini. Il provvedimento è la “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, recante disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo”.
Il punto chiave per l’edilizia è rappresentato dall’articolo 10 “Disposizioni urgenti per riqualificare e migliorare le strutture ricettive turistico-alberghiere e favorire l’imprenditorialità nel settore turistico”. Esso prevede un credito di imposta, ripartito in tre rate eguali annuali, alle imprese alberghiere nella misura del 30% delle spese sostenute, fino a un massimo di 200 mila euro.
Il credito d’imposta è riconosciuto per le spese relative a interventi di ristrutturazione edilizia di cui all’articolo 3, comma 1, lettere b), c) e d), del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, e successive modificazioni, o a interventi di eliminazione delle barriere architettoniche, in conformità alla legge 9 gennaio 1989, n. 13, e al decreto del Ministro dei lavori pubblici 14 giugno 1989, n. 236, anche tenendo conto dei princìpi della “progettazione universale“, e di incremento dell’efficienza energetica. Premiato anche l’acquisto di mobili.
Interessante anche il comma 5 della legge. Infatti, per promuovere la riqualificazione edilizia, l’adozione e la diffusione della «progettazione universale» e l’incremento dell’efficienza energetica, il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, aggiornerà “gli standard minimi, uniformi in tutto il territorio nazionale, dei servizi e delle dotazioni per la classificazione delle strutture ricettive e delle imprese turistiche, ivi compresi i condhotel e gli alberghi diffusi, tenendo conto delle specifiche esigenze connesse alle capacità ricettiva e di fruizione dei contesti territoriali e dei sistemi di classificazione alberghiera adottati a livello europeo e internazionale”.
Bene, dunque, il provvedimento che favorisce le attività di qualificazione edilizia ed energetica, l’accessibilità e la progettazione universale (universal design). Con un’unica pecca: il limite massimo del credito di imposta è di soli 20 milioni di euro per il 2015 e di 50 per gli anni successivi. Troppo pochi per lo sterminato parco di strutture alberghiere del paese.
(eb)
Nell’immagine, lo storico Gran Hotel di Rimini
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