“Con questi prezzi i serramentisti non possono lavorare”. Così si esprime Emilio Ponzio, alla testa di Ponzio Alluminio, che non lesina la sua amarezza di fronte alle bozze del Decreto attuativo dell’ecobonus 110% (DL Rilancio) e alle tabelle, in particolare la Tabella I, che offre i massimali di prezzi per i serramenti con un listino unico nazionale di cui abbiamo già raccontato i seri limiti: in sintesi, prezzi inadeguati a rappresentare la ricchezza del prodotto serramento, prezzi che bastonano persiane e scuri, specie in alluminio (ma anche in pvc e legno), prezzi che favoriscono l’import di prodotti low cost (ed altrettanto bassa qualità) che verranno venduti a quotazioni top. Ed è proprio sulla difesa del prodotto Made in Italy si concentra la riflessione di Emilio Ponzio su un dettaglio del decreto prezzi che è sfuggito ai più ma che non è affatto di secondaria importanza. Così egli scrive a Guidafinestra:
“Siamo di fronte a qualcosa che mortifica ancora di più il nostro lavoro e il nostro impegno per migliorare sempre per il “futuro” del nostro paese,
Il Decreto Rilancio, che si propone come un intervento senza precedenti nella storia economica italiana e, potenzialmente, può rappresentare una concreta opportunità di rilancio di tutto il nostro settore, già debole in finale 2019 e ulteriormente gravato dalla crisi economica innescata dal virus Covid19.
Affinché le potenzialità espresse dal DL si trasformino in concrete opportunità di sviluppo dell’economia e lavoro è necessario che il loro processo di formazione e attuazione sia ispirato alle reali necessità delle imprese italiane, a cui il DL si rivolge. E sì, perché questo decreto non può che essere a sostegno del lavoro, dell’economia e della ricchezza prodotta in Italia e dall’Italia.
Sulla bozza di decreto attuativo in circolazione, mi è saltata all’occhio questa frase (rif. art. 1 comma 3 lettera f) che riporto di seguito :
Fornitore: fabbricante o suo rappresentante autorizzato nell’Unione europea oppure importatore che immette o mette in servizio il prodotto sul mercato dell’Unione
Mi è apparso chiaro come la filiera industriale e commerciale che si delinea da questa definizione sia lontanissima da quella delle finestre “Italiane”, soprattutto in alluminio: trafilerie – gammisti – accessoristi – fabbricanti con sede e maestranze in Italia.
Sarei tentato di dare nome, cognome e luogo di appartenenza alla filiera e alle aziende rispondenti alla definizione, ma credo che sia tutto già abbastanza chiaro. Se questo è l’incipit del decreto attuativo è chiaro che poi si arrivi a valutazioni €/mq come quelli riportati in fondo alla medesima bozza.
Emilio Ponzio
Nota della Redazione: La definizione, contenuta nel decreto prezzi, citata da Emilio Ponzio non è rara nei decreti ministeriali. Più precisa è quella contenuta nel Regolamento Prodotti da Costruzione n, 311/2011 che è una legge italiana a tutti gli effetti e che dovrebbe far riferimento in materia di definizioni visto che il decreto tratta di prodotti da costruzione. Esso distingue, all’articolo 3 Definizioni, tra «fabbricante» (19), «distributore» (20), «importatore» (21), «mandatario» (22) tutti sussunti nella categoria «operatori economici» (18). Messa così la definizione, che appare gettata lì, è solo, consciamente o no, un messaggio a chi ci si sta già movendo su uno dei mercati più ricchi d’Europa a tutto danno di chi lavora in Italia, paga le tasse in Italia ecc.. (EB)
a cura di EB
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