“Interrogazione a risposta scritta” al ministro Padoan: “Chi controlla le opere di risparmio energetico che danno adito alle detrazioni fiscali del 65%? Quale il ruolo di Enea e dell’Agenzia delle Entrate? Quali i canali di comunicazione tra i due enti”
L’on. Guido Guidesi di Lega Nord ha depositato in Parlamento un’“interrogazione a risposta scritta” al Ministro dell’economia e finanze Pier Carlo Padoan sui controlli in opera sui lavori di risparmio energetico in edilizia. Lavori che permettono al committente di chiedere le sostanziose detrazioni fiscali del 65%. Il parlamentare aveva promesso di depositare l’interrogazione al termine della Tavola rotonda istituzionale (vedi news) organizzata a Bologna ai primi di novembre da Anfit. Vi avevano partecipato, oltre a Guidesi, anche gli onorevoli Gianni Girotto (5 Stelle) e Filippo Piccone (NCD), il direttore generale di Finco Angelo Artale, il vicepresidente di UNI Sergio Fabio Brivio e la d.ssa Maria Anna Segreto di Enea.
Allora gran parte del dibattito si svolse attorno a tre domande: come fare perché i soldi delle detrazioni fiscali del 65% restino in Italia e non se ne fuggano tutti all’estero a seguito dell’installazione di prodotti a basso prezzo e dalla dubbia qualità provenienti dall’Est? che fare perché i controlli sulle opere da 65% non siano solo cartacei? che cosa possiamo fare perché le opere di risparmio energetico siano realizzate da aziende e posatori qualificati?
Guidesi da tempo segue con attenzione (vedi news) il settore italiano del serramento soprattutto in merito alla invasione di prodotti low cost e di aziende produttrici e installatrici attratte dalla mancanza di regole sul mercato italiano del serramento e dalla mancanza di controlli (vedi l’assenza di un’Autorità di controllo dei prodotti da costruzione). Il fine è tutelare il consumatore italiano e con esso la filiera italiana del serramento salvaguardando prodotti e posti di lavoro.
La verità è che in quasi dieci anni dall’introduzione del bonus energia, i controlli sono stati finora effettuati su base campionaria da parte dell’Agenzia delle Entrate ma solo sull’aspetto documentale. Insomma, i controlli delle carte. Importanti ma che non sono tutto. Non risulta, infatti, che mai siano stati effettuati dei controlli in opera per verificare la rispondenza delle opere ai requisiti tecnici di legge né da parte di Enea, l’ente preposto al risparmio energetico, né da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Eppure Enea effettua da tempo dei controlli sui motori a efficienza energetica, come ha rivelato la d.ssa Maria Anna Segreto di Enea (vedi news). E allora perché i controlli non anche in edilizia? Dal grande dubbio che le opere di risparmio energetico, come i serramenti, non siano conformi alle richieste della legge nasce l’interrogazione. Questo il retroscena delle domande che Guidesi ha posto al ministro Padoan:
“-se e quali siano i canali di comunicazione tra ENEA e Agenzia delle Entrate ai fini dello scambio delle informazioni possedute, ciascuna per parti di competenza, in merito alla certificazione degli interventi di efficienza energetica sugli immobili;
-se l’amministrazione finanziaria, al fine dei controlli tecnici delle opere di risparmio energetico, abbia mai fatto ricorso all’operato di ENEA e se, qualora vi abbia fatto ricorso, intenda ricorrervi anche in futuro, al fine di realizzare i necessari controlli delle opere per verificarne l’adeguatezza al raggiungimento di un effettivo risparmio energetico, poiché soltanto in base a questa congruità il richiedente ha diritto alle relative agevolazioni fiscali, come specificato in premessa”.
Il dubbio del parlamentare è più che legittimo vista l’ingente quantità di serramenti a bassissimo prezzo che proviene dall’Est e che sta invadendo la penisola. Come ci spiega l’on. Guidesi: “L’obiettivo è di sapere se qualcuno fa i controlli tecnici in opera, controlli che noi riteniamo assolutamente doverosi. Le detrazioni fiscali per il bonus energia sono importanti anzitutto per il cliente finale che deve ottenere un effettivo vantaggio energetico e che rischia altrimenti di essere defraudato dei suoi soldi. Sono importanti per lo Stato e la collettività visti gli esborsi ingenti, e sono importanti per l’ambiente per le note ragioni. Il grande dubbio che abbiamo è che, visti i prezzi cui vengono venduti certi prodotti, è che la qualità dei prodotti installati non sia adeguata ai requisiti di legge”.
(eb)
Nelle immagini, l’on. Guido Guidesi e uno scatto della Tavola rotonda istituzionale organizzata da Anfit. Da sinistra: la d.ssa Maria Anna Segreto di Enea, il vicepresidente di UNI Sergio Fabio Brivio, il direttore generale di Finco Angelo Artale, l’on. Filippo Piccone (NCD) e l’on. Guido Guidesi (Lega Nord).
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