Cinque idee per rilanciare le detrazioni fiscali per edilizia, casa e serramenti all’insegna della semplificazione da parte di un poliedrico imprenditore, Salvatore Cirillo, alla testa di una folta rete di rivendite e di aziende milanesi
L’ing. Salvatore Cirillo, alla testa di Edisis, rete di quattro rivendite di porte e finestre, di un’impresa di costruzione edile e di aziende produttrici di opere fabbrili, serramentistiche e di falegnameria, operanti nell’area milanese, racconta le proprie idee in materia di detrazioni fiscali. E lancia cinque proposte all’insegna della semplificazione.
L’imprenditore non è nuovo a interventi su Guidafinestra. Ha già preso posizione su queste pagine in materia di Superbonus e sull’intrico di leggi fiscali per l’edilizia.
Cirillo può vantare 25 anni di esperienza come impresario edile con una forte propensione per le opere di manutenzione. Al punto di affermare: “Siamo in grado di intervenire anche il 15 di agosto se qualcuno rimane con la porta di ingresso bloccata”.
Superbonus, provvedimento folle
E pur essendo direttamente interessato ai lavori da Superbonus, l’ing. Cirillo ne disconosce la bontà: “Una pura follìa. Sono una sorta di lavori pubblici realizzati per privati e affidati a privati”. Lo Stato, perché stesse in piedi, si è dovuto inventare una serie di paletti burocratici (asseverazioni, prezzari, dichiarazioni di confornità urbanistica…). Quanto ai prezzari Cirillo è lapidario: sono inadeguati e parziali. Pensati per le grandi opere pubbliche non vanno bene per i condomini dove occorre lavorare con la gente in casa.
Regole poco comprensibili
E il giudizio critico non cessa: “Sono 14 mesi che navighiamo nell’incertezza tra regole poco comprensibili, risposte agli interpelli dell’Agenzia delle Entrate e FAQ di Enea che si susseguono senza sosta. E così i lavori non partono, salvo quelli delle villette.
Il Decreto legge Semplificazioni ha risolto il problema della non conformità urbanistica per le opere da Superbonus. Tuttavia resta in piedi per i lavori da Ecobonus e Bonus Casa il problema dell’articolo 49 del Testo unico dell’Edilizia DPR n. 380 (che non concede detrazioni fiscali per unità immobiliari dove sono stati compiuti abusi edilizi).
Le proposte dell’ing. Cirillo
Quali idee si possono proporre al mondo della politica per migliorare l’attuale assetto delle detrazioni fiscali per l’edilizia, la casa e i serramenti. In brutale sintesi:
– cancellare il Superbonus (mantenendo per il 2023 e forse il 2024);
– allineare tutte le detrazioni su una sola aliquota;
– rendere strutturale il Bonus Casa (proroogato ogni anno da 24 anni!);
– arco temporale di 5 anni per le detrazioni;
– rendere strutturale lo sconto in fattura che si è riveato una potente leva di business.
E poi, semplificare, semplificare, semplificare. Senza dimenticare di rivedere l’articolo 49 del DPR n. 380 nel senso di limitarlo agli abusi importanti e a quelli sanabili.
Detrazioni fiscali, che ne pensano gli operatori?
L’intervista fa parte di una serie di incontri con imprenditori del settore in vista dell’imminente riassetto delle detrazioni fiscali per i lavori in edilizia. In precedenza:
Detrazioni fiscali. Da semplificare, dice Francesco Mangione
Mercato e Detrazioni in edilizia secondo il produttore Rossi
Detrazioni e mercato secondo Luis Oberrauch, Finstral
Superbonus ed Ecobonus. La revisione secondo Roberto Galli
Mercato dei serramenti, prezzi e detrazioni secondo Brignach
Il futuro delle detrazioni secondo G.B. Sarnico
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